Il presidente Usa al centro di un’altra bufera: dopo le dichiarazioni quantomeno “ardite” di questi mesi, come quelle circa iniezioni (tanto fantasiose quanto spericolate) di disinfettante per prevenire il contagio da Covid-19, nelle ultime ore Donald Trump si rende di nuovo protagonista, stavolta di una querelle che coinvolge il social network più famoso al mondo.
Sembrerebbe infatti che gli ultimi cinguettii dell’inquilino della Casa Bianca siano stati sottoposti a verifica da Twitter, che ha messo a confronto quelle dichiarazioni con quanto riportato da alcune testate, in particolare da Cnn e Washington Post, da sempre assai poco gradite al presidente. La compagnia dichiara che i tweet di Trump “contengono informazioni potenzialmente fuorvianti sui processi di voto”.
Sul suo profilo, il presidente Usa aveva infatti parlato di rischio di frode elettorale nel caso in cui, a causa della pandemia, venisse approvata la modalità del voto per posta, ipotesi presa in considerazione dal governatore della California Gavin Newsom.
Bacchettato dal punto esclamativo di allerta che segnalava il tweet incriminato da parte della società di San Francisco, Trump si è difeso scrivendo: “Twitter sta interferendo nelle elezioni presidenziali 2020. Stanno dicendo che la mia dichiarazione sul voto per posta, che porterà ad una massiccia corruzione e alla frode, non è corretta, basandosi sul fact-checking delle Fake News Cnn e del Washington Post”.
Da sempre sostenitore del diritto ad un’informazione trasparente e senza filtri dell’opinione pubblica, lo scorso 11 maggio, in vista delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Twitter aveva annunciato che, per la prima volta, avrebbe vigilato sulla correttezza dell’informazione, impedendo qualunque tipo di manipolazione o interferenza nelle elezioni o in altri processi civici.