Avviata una nuova fase per il Paese, sebbene coi tempi dettati dal Coronavirus, nel tentativo di una ripartenza economica.
Più del covid-19 fa paura la depressione economica, che si proverà ad arginare col ritorno sul posto di lavoro di 4,4 milioni di lavoratori, con 2,7 milioni ancora costretti a casa. È un rientro denso di contraddizioni quello di oggi, lunedì 4 maggio, dato che a tornare saranno specialmente gli ultracinquantenni. E questo soprattutto nelle regioni del Nord Italia, come informano i consulenti del lavoro.
La ripresa produttiva, sembra, riguarderà proprio le aree più colpite dal virus, a detta degli esperti: 2,8 milioni di occupati a fronte di Centro e Meridione, con 812.000 e 822.000 impiegati. In Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Marche “il tasso di rientro oscilla intorno al 69%”, descrive lo studio. Dati abbastanza differenti rispetto ad altre zone della Nazione, che vedono tornare in attività il 49,3% in Valle D’Aosta, il 46,7% nel Lazio, il 43,4% in Sicilia, il 42,5% in Calabria ed il 39,2% in Sardegna.
A sostenere le aziende e l’opera di prevenzione cui ci si dovrà immancabilmente dedicare è “Virusfree”, un programma di Epm, ideato da Luigi Esposito. Operativo nell’ambito del facility ed energy management, è partito – per questo progetto – da un’accurata analisi dei rischi all’interno delle aziende.
Il quadro a cui si sta lavorando per la ripartenza include anche il walfare aziendale, con attività riservate ai figli dei dipendenti. Si terranno per loro laboratori a distanza di lingua inglese, educazione ambientale e artistica. Un’iniziativa che non avrebbe potuto compiersi senza il supporto de “Il Nuovo Bianchi“, una storica istituzione napoletana dell’area educativa, nata nella seconda metà dell’800 e impegnata nel campo dei laboratori didattici con partner come “Marevivo” e “Comics”.
Per quanto riguarda la Campania, già l’Ordinanza regionale n. 39 del 25/04/2020 aveva dato il via e definito l’operatività dei cantieri e dell’attività nautica. La Afina (Associazione Filiera Italiana della Nautica) ha però provveduto a chiarire in cosa consista nello specifico tale operatività.
Il presidente dell’Associazione, Gennaro Amato, relativamente alla ripartenza, spiega che “la ripresa della nautica in Italia è importante, ecco perché chiarire i concetti di rimessaggio e manutenzione, che già erano presenti nel DPCM del 10 aprile u.s., così come quelli del trasporto in mare delle imbarcazioni finite e la riorganizzazione del lavoro nei cantieri era fondamentale. La fase 2 prevista da lunedì 4 ci consentirà di riprendere anche la costruzione delle commesse di barche raccolte dallo scorso anno e che vanno consegnate in questo mese. Ora però, con grande attenzione e nel rispetto del percorso sanitario, oltre l’apertura dei marina e porti, bisogna consentire il ritorno in mare ai diportisti”.
Ha inizio domani lo step successivo di quel che il Governo reca in serbo per i cittadini, nella speranza di riportare al lavoro un numero sempre crescente di italiani.