Il 2 maggio è una data importante, poiché segna la morte del “genio del Rinascimento”, Leonardo da Vinci, avvenuta nel 1519, a 67 anni.
Cenni biografici
Leonardo da Vinci, pittore, architetto, scienziato e scrittore, rappresenta una delle personalità più illustri della storia.
Nacque a Vinci il 15 aprile del 1452; figlio naturale del notaio Ser Piero e di una giovane contadina, Leonardo mostra il suo talento già da giovanissimo quando lavora da apprendista nella bottega di Andrea del Verrocchio.
Il giovane artista continua a studiare da autodidatta, impegnandosi nella conoscenza di altre discipline, quali: l’architettura, l’ingegneria, l’anatomia, appuntando ogni nozione, scrivendola da sinistra verso destra anagrammando spesso le parole per tenere segreti molti dei suoi appunti.
Il Maestro offrì i suoi servigi a Lorenzo il Magnifico e a Ludovico il Moro; fu assoldato da Cesare Borgia in veste di architetto e ingegnere militare.
Tra le sue opere principali, La Gioconda, L’ultima cena, L’Adorazione dei Magi, L’Uomo Vitruviano, Salvator mundi e La Dama con l’ermellino.
Un aneddoto storico afferma che il Re francese Francesco I, quando seppe della morte di Leonardo da Vinci, scoppiò a piangere, profondamente ferito dalla tragica notizia. Ricordiamo a tal proposito che da Vinci, qualche anno prima, era diventato “Pittore e architetto di corte”, trasferendosi, su richiesta del re, ad Amboise.
Leonardo da Vinci e Francesco I
Uno dei racconti più interessanti della morte di Leonardo da Vinci è attribuito ad un dipinto realizzato da Giorgio Vasari. Ne “Le Vite” egli racconta di come il sovrano di Francia, il giorno della morte di Leonardo, si fosse recato come era solito fare, nella sua stanza, e che l’artista, morì proprio tra le sue braccia.
Ipotesi che a distanza di tempo, ha ispirato altri artisti, infatti, anche un dipinto di Jean Auguste Dominique Ingres, mostra Leonardo da Vinci moribondo, tra le braccia del sovrano Francesco I.
A tal proposito però, le opinioni degli storici sono discordanti.
La morte e la sepoltura ad Amboise
Leonardo da Vinci come abbiamo ricordato, morì il 2 maggio del 1519 ad Amboise, dove fu sepolto.
Circa le cause della morte del genio del Rinascimento, vi sono varie ipotesi; alcuni studiosi ipotizzano che sia avvenuta per ictus, (a quel tempo sconosciuto) altri per continue emorragie interne. Ovviamente non si hanno prove storiche che attestino se la notizia possa essere accreditata o meno; tuttavia, gli storici e in particolari gli studiosi dell’arte, fanno riferimento alla presunta paralisi della mano destra, visibile in un disegno del Figino che mostra Leonardo con l’arto destro contratto.
Un dato sul quale ancora oggi si susseguono diversi studi, da parte di appassionati e professionisti, per accertare i motivi che determinarono la morte di Leonardo da Vinci.
Alla sua morte, il 2 maggio del 1519, lascia Francesco Melzi come esecutore testamentario. Cinquant’anni dopo, violata la tomba, le spoglie andarono disperse nei disordini delle lotte religiose tra cattolici e ugonotti.
Attualmente, i presunti resti sono ospitati nella Cappella di Saint-Hubert, arroccata su una collina di Amboise.
Leonardo da Vinci: pittore, ma anche filosofo e scrittore
Leonardo è conosciuto soprattutto per i suoi dipinti, per i suoi studi sul volo, probabilmente molto meno per le numerose altre discipline di cui è stato precursore, come ad esempio nel campo della geologia. Fu tra i primi a capire che cosa fossero i fossili, e perché si trovavano fossili marini in cima alle montagne.
Apprezzato anche in campo filosofico, definito il signore della natura poiché egli è in grado di fissare nel tempo la bellezza della natura che il tempo corrompe. Fu il primo a rappresentare l’interno del corpo umano con una serie di disegni.
Uomo di ingegno e talento universale del Rinascimento italiano, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei tantissimi ambiti dell’arte e dell’intelletto.