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Cassa integrazione in deroga per addetti Carrefour

In economia, il coronavirus ha colpito anche la Carrefour, catena di supermercati e ipermercati francese, che ha deciso di utilizzare la cassa integrazione in deroga per fronteggiare l’emergenza.

Si ricorda che la catena francese era in crisi già da prima del coronavirus.

Gli addetti della catena, che sono finiti nel piano di ammortizzatori sociali, sono 4472. Essi lavorano in 26 ipermercati, situati nell’Italia settentrionale.

I 26 ipermercati si trovano specificamente  in:

  1. Piemonte con 1762 dipendenti.
  2. Lombardia con 1499 dipendenti.

Questi addetti inizieranno la cassa integrazione in deroga lunedì 27 aprile 2020, fino al 31 agosto 2020.

La decisione della catena francese ha generato un forte malcontento tra i propri dipendenti.

Tuttavia, questa decisione, come dichiarato dalla Carrefour, risulta necessaria per riorganizzare le forze lavoro in base alla nuova domanda, che si è ridotta notevolmente.

Infatti, in una nota, la catena francese ha spiegato che la decisione di attuare la cassa in deroga per i dipendenti è stata dovuta:

  • alla riduzione degli orari di apertura
  • alla chiusura dei giorni festivi e domenicali
  • alle limitazioni della vendita di articoli non food
  • alla riduzione della clientela, che non può spostarsi dal comune di appartenenza a uno vicino
  • al calo del fatturato.

La nota è stata condivisa con: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

Gli addetti coinvolti in questi ammortizzatori sociali vedranno notevolmente ridotte le loro prestazioni lavorative.

Dunque, anche il settore alimentare, che in questo periodo di emergenza sembrava non essere stato colpito da una crisi, vede situazioni come quelle della catena francese.

Il caso Carrefour è l’esempio che il coronavirus costringe anche le catene della grande distribuzione a chiedere la cassa integrazione in deroga allo stato per fronteggiare l’emergenza.

Sulla questione si è espresso anche Umberto Radin, segretario Filcams Cgil Torino, che ha spiegato che la vicenda sarà seguita con attenzione per tutelare tutti i lavoratori della catena francese, in modo da attivare la cassa integrazione a rotazione.