La minaccia non è ancora stata eliminata e il Coronavirus è ancora presente. Momenti di serenità e di speranza sono a volte interrotti da attimi di tensione, che potrebbero provocare improvvisamente una forte esplosione. A Napoli, infatti, più precisamente a Piazza Plebiscito, alcune reti solidali hanno chiesto l’estensione del Reddito di Cittadinanza.
In 15 nella centrale, poco accogliente e vuota piazza del Plebiscito, nel capoluogo campano, con mascherine e guanti, distanziati tra loro, espongono striscioni ed urlano a gran voce dinanzi alla sede della Prefettura: una vera e propria manifestazione. Gli individui, scesi in piazza, sono gli attivisti delle reti solidali che consegnano e distribuiscono, in modo adeguato, ai bisognosi il cibo a Montesanto, Sanità, Quartieri Spagnoli, Bagnoli e Fuorigrotta.
I manifestanti hanno chiesto l’estensione del Reddito di Cittadinanza “ai non garantiti”, secondo le loro parole, a coloro che il Governo avrebbe fatto una promessa. I partecipanti alla manifestazione sperano che l’ampliamento del Reddito sia una misura divulgata nel tempo, correlata ai tempi della crisi.
Si chiede, inoltre, la sospensione di utenze e affitti; si raccomanda attenzione e prudenza sulla riapertura delle aziende, con lo scopo di proteggere e di garantire sicurezza ai lavoratori. “Reddito di esistenza per tutti” e “Estensione reddito garanzia per tutti, basta aspettare. Patrimoniale subito“: queste le scritte su alcuni striscioni.
Soltanto un anello di una catena che ormai è sull’orlo del baratro, pronta alla rottura; una crisi irreversibile che ha colpito non solo Napoli con la Campania, non soltanto tutta la penisola italiana, ma il mondo intero. Un’emergenza che ha scatenato una vera pandemia, devastante per la salute e l’economia globale.
Serve coraggio per imporre interventi drastici, anche quando pare che non sia necessario. Serve coraggio per conquistare la forza e tentare di alzarsi, per poter combattere questo momento di crisi e riuscire a ristabilire l’equilibrio.