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Pubblicato il primo supereroe: Superman inizia a volare

Il primo supereroe della storia dei fumetti venne pubblicato oggi, nel 1938. Si tratta di Superman che con la sua aderente divisa blu, la “S” svettante sul petto ed il mantello rosso, ha ispirato il cinema e la TV. Come dimenticare la serie “Smallville” che narra di come il kryptoniano viene a scoprire tra mille peripezie le sue lontane origini? O una puntata della saga Marvel?

Il personaggio di Superman nasce dalla matita di Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1933 ma si vede pubblicato dalla DC Comics solo cinque anni dopo. Fa la sua prima apparizione in edicola esattamente come ce lo figureremmo, col suo classico costume e circondato da ignoti passanti impauriti.

Kal-El, dall’ebraico “vascello di Dio”, incarna un Super Uomo specifico, il pugile italiano Primo Carnera. L’uomo fu simbolo di potenza fino ai primi anni Cinquanta, titolo conferitogli oltre che per le innumerevoli vittorie sul ring, per la sua stazza e forza fisica.

Inizialmente Superman era un uomo dotato di grande forza e resistenza, che poteva correre molto veloce per via della forza di gravità più bassa rispetto a Krypton, la sua terra natìa. Successivamente, a fronte della concorrenza degli altri supereroi nascenti, gli furono attribuiti poteri di gran lunga maggiori.

La Marvel, acerrima nemica della DC, ha generato numerosi cloni dell’originario Superman. Il personaggio in qualche modo speculare risponde al nome di Hyperion, un bambino inviato sulla Terra a seguito della morte del suo pianeta natale.

Quando si spoglia dei panni di Superman Kal-El diviene Clark Kent, un semplice giornalista, una controfigura che gli consente di condurre una vita da comune mortale. In via più generale si potrebbe dire che ognuno di noi si cala quotidianamente in un ruolo capace di dargli sicurezza, anche per mezzo dei vestiti che indossa.

In particolare, per la storia di Superman, la Kryptonite, un elemento proprio del suo pianeta, l’unica cosa che è in grado di ucciderlo, è stata identificata col sistema emotivo del supereroe. Questo elemento cambia colore, e con esso muta anche l’inclinazione del protagonista, protratto verso sentimenti positivi o negativi, a seconda che riesca o meno a canalizzare le sue emozioni. Una tendenza -questa- con cui l’essere umano ha da lavorare incessantemente, per poter addormentarsi e svegliarsi con la stessa identità, senza il bisogno di dover cambiare costume.

Rosalba Caramiello
Rosalba Caramiello
Giovane psicologa clinica laureatasi all'Università di Roma "La Sapienza" ed educatrice, appassionata di giornalismo e fotografia.