Scarpe & Scarpe, famosa ditta per l’acquisto di calzature sull’intero territorio nazionale, si prepara a sventolare bandiera bianca.
L’azienda con sede a Borgaro Torinese (Torino), che già sosteneva il peso di precedenti passività, si trova ora a fare i conti con il carico aggiunto dal fenomeno Covid-19. Scarpe & Scarpe ha mosso richiesta di concordato preventivo al Tribunale Fallimentare di Torino. A comunicarlo il sindacato Filcams-Cisl il 6 aprile in una nota.
Il concordato preventivo è uno strumento che offre una sorta di via di fuga all’imprenditore che se ne avvalga. Serve ad evitare a chi si trovi in crisi o in una condizione di insolvenza la liquidazione giudiziale. Viene quindi creato un piano che soddisfi le esigenze dei creditori per mezzo della liquidità aziendale o della liquidazione patrimoniale.
I leader dell’azienda sono giunti a questa decisione con alla mano i dati delle previsioni del mancato fatturato, ammontante alla somma di 50 milioni di euro. Un futuro incerto attende i 1800 dipendenti dei 153 punti vendita disseminati nel Paese.
L’azienda ha dichiarato in una nota: “In considerazione dello scenario e del perdurare della gravità dell’emergenza, è sorta la necessità di mettere in sicurezza l’azienda con l’unico scopo di progettare un piano di rilancio industriale al fine di garantire la prosecuzione dell’attività e le prospettive di lavoro”.
A poche settimane fa risale l’accordo stretto dai sindacati per poter usufruire di 9 settimane di Cassa in Deroga, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 18 del 17.03.20. Non vi sono state comunque rassicurazioni circa il mese di febbraio saldato solo al 60%. L’avvilimento sopraggiunge tra i lavoratori in trepidante attesa di una qualche retribuzione, dato che tarda ad arrivare il denaro della Cassa Integrazione, con l’Inps che non è stato ancora in grado di provvedere al pagamento.
I sindacati, dal canto l’oro, hanno proposto di aprire un tavolo permanente di confronto. Si potrà così tenere un dialogo aperto e costante sullo stato dei fatti: un aggiornamento rispetto al piano concordato, la gestione delle varie sedi alla riapertura e le azioni indette dall’azienda allo scopo del risanamento.