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Gioacchino Murat sconfitto dall’Austria: si ritira da Bologna

Quello di oggi è un “accadde oggi” prettamente incentrato su argomenti storici. Infatti, oggi, 16 aprile, ma del 1815, il Re di Napoli Gioacchino Murat, abbandonò la città di Bologna, a causa dell’occupazione effettuata dalle truppe austriache, capeggiate dal comandante Johann Maria Philipp Frimont.

Questo passaggio storico, rientra nell’ambito delle varie fasi della breve guerra austro – napoletana, così definita, dato che vide contrapposti, da un lato il Re di Napoli, per l’appunto Gioacchino Murat, mentre dall’altro l’Austria. Motivo della guerra fu che Murat si oppose al ritorno dei Borboni, capitanati da Ferdinando I di Borbone, a capo del regno di Napoli.

La guerra ebbe inizio il 15 marzo 1815 e si concluse il 20 maggio dello stesso anno, 1815. Ebbe, dunque, ebbe una durata di circa un paio di mesi.

Giacchino Murat fu cognato e generale di Napoleone Bonaparte, e fu successore del fratello di Napoleone, Giovanni Bonaparte, nel prelevare il comando del regno di Napoli, in precedenza nelle mani del fratello di Napoleone. In un primo tempo fedele a Napoleone, se ne distaccò dopo la battaglia di Lipsia per salvare il proprio regno.

Tutto ebbe inizio quando Murat iniziò la sua avanzata verso il centro – nord Italia, fino ad arrivare nella città di Rimini, dove incitò il popolo italiano a combattere contro l’Austria, tramite un appello denominato “Proclama di Rimini”, emanato il 30 marzo 1815.

Tuttavia, le sue aspettative andarono in fumo, in quanto il tentativo di conquistare la Pianura Padana sfociò in un disastro, per l’arrivo delle truppe austriache. In primis, per l’esito della battaglia di Occhiobello, svoltasi l’8 e il 9 aprile, che vide sconfitto l’esercito napoletano, e successivamente, il 16 aprile, quando l’esercito di Murat dovette ritirarsi da Bologna.

Lo scontro definitivo si ebbe il 2 maggio 1815, nella città di Tolentino, dove ci fu l’ennesima sconfitta dell’esercito napoletano e la seguente fuga di Murat. Il 20 maggio, giorno in cui si concluse la guerra, fu stipulato il Trattato di Casalanza, tramite cui gli austriaci entrarono a Napoli, con al trono il re Ferdinando IV (Ferdinando I di Borbone).