Da mesi ormai siamo costretti a stare in casa in una quarantena forzata che ci sta privando di libertà fondamentali. Colpa del Covid-19 che ci ha catapultato in uno scenario surreale che nessuno di noi avrebbe mai immaginato.
Questo virus ci ha obbligato a fare i conti con l’astinenza da campionato di calcio (serie A, B, C, D, Champions). Una mancanza a cui eravamo abituati per i soli mesi estivi, in cui comunque si va in vacanza e si ottempera alla mancanza del calcio giocato con il calciomercato.
Ieri è stato firmato un altro DPCM che ha prolungato le misure restrittive fino al 3 maggio. Dal giorno successivo, gradualmente, si proverà a tornare ad una normalità che per lungo tempo sarà diversa da quella che abbiamo sempre vissuto.
Distanziamento sociale nella vita, ma anche in campo tra i calciatori e tori. Il “via libera” dato dal Governo permetterà ai club di riprendere gli allenamenti, senza pallone, ad inizio maggio, per poi rivedere il pallone verso la metà del mese. Nella migliore delle ipotesi, ricominciare il campionato verso la fine del mese. La nuova stagione dovrebbe, quindi, cominciare a settembre. Ma per portare a termine questa annata sportiva bisognerà osservare alcune disposizioni.
Ripresa del campionato con stadi chiusi.
Gli stadi chiusi sono la condizione indispensabile. Tutte le gare si svolgeranno rigorosamente a porte chiuse, così come abbiamo visto le ultime partite. Tristi e silenti, ecco come saranno gli stadi d’Italia e probabilmente della maggior parte d’Europa. Un dazio necessario da pagare per portare a termine la stagione in corso e non gettare ancor di più nel panico le casse dei club, già profondamente danneggiate. C’è, infatti, da affrontare il gran problema dei rimborsi di abbonamenti e biglietti venduti, che però verrà affrontato più in là.
Nuova idoneità per terminare il campionato.
Come già detto, le squadre potranno riprendere ad allenarsi a fine maggio, ma dovranno anche in allenamento rispettare il più possibile il distanziamento sociale. Difficile, a tratti impossibile si direbbe, ma cosi dovrà essere, si lavorerà in piccoli gruppi.
A fine aprile (si ipotizza il 27 Aprile), i club richiameranno i loro calciatori per sottoporli, oltre che a nuovi tamponi, a nuove visite per una nuova idoneità sportiva. Sì, perchè è necessaria una nuova idoneità sportiva per poter terminare il campionato. Tutto questo in attesa che arrivi una cura per il Coronavirus, dato che per il vaccino ci vorrà ancora del tempo. Si ricomincia a vedere una luce, molto lontana, ma ciò che è certo e che dovremo imparare a convivere con questo virus.