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Upl Sicurezza, scrive al governatore della Campania

Presidente De Luca, abbiamo appreso da un comunicato di una altra sigla
sindacale della Polizia di Stato, che Lei avrebbe accolto la possibilità di sottoporre i poliziotti partenopei ai test rapidi Covid-19.  Premesso che siamo veramente felici di questa Sua decisione che riprende la nostra richiesta di effettuare prettamente i tamponi, che ad ogni modo alleghiamo nuovamente, inviataLe il giorno 19 marzo 2020, pur con qualche perplessità.  Non esistono su internet Sue dichiarazioni in tal senso e che soprattutto è attribuito a Lei un qualcosa che semmai, apprende solo perché inviata per conoscenza dall’unità di crisi, al Suo Gabinetto.
Prima di tutto la nota diffusa è protocollata 05 aprile, domenica delle Palme, ed indica la seguente ora: ore 13.00.  Facciamo i nostri complimenti ai dirigenti dell’unità di crisi, i quali, anche nei giorni festivi, trovano il tempo per predisporre ed inviareLe per conoscenza, una  risposta ad un eventuale quesito, che ad oggi, ma questa è colpa nostra, non è in nostro possesso, ma che senza dubbio esisterà.  La nota, rileva altresì, che i destinatari dei processi di tamponi orofaringei sono
indicati dagli Organismi Sanitari Nazionali e sono i sintomatici e contatti stretti. Rileviamo che fin qui non è stato detto ancora nulla, mentre, continuando ad  analizzare l’informativa in esame, affermano sempre i Suoi cooperatori, che per i test rapidi sul mercato ci sono una miriade di test gran parte di dubbia validità scientifica e il cui rischio è di fornire risultati falsi negativi.  La nota dei Suoi collaboratori, almeno così si presume siano, rimarca che  l’approccio diagnostico standard rimane quello sulla ricerca dell’ RNA nel tampone Rino-faringeo ed il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della salute lo ha ribadito.

Come si asserisce anche, che non esiste alcun test basato sull’identificazione di
anticorpi validato per la diagnosi rapida di contagio virale o di Covid19.  Tuttavia pur avendo adottato il protocollo operativo test rapidi, questi andranno utilizzati esclusivamente per l’individuazione precoce dei potenzialmente infetti partendo dai soggetti più a rischio, vale a dire operatori sanitari delle aziende
sanitarie, asserisce sempre l’informativa.
Cosi come è affermato che sono le strutture pubbliche a fare tale tipologia di test, dichiarando altresì, che ci sarebbe una disponibilità a creare collaborazione
istituzionale per fornire il kit alle AA.SS.LL.. Illustrissimo Presidente De Luca, a questo punto, sempre più convinti, Le chiediamo i tamponi per i poliziotti campani e soprattutto di smentire che l’attuazione del test rapido sia una Sua iniziativa. Ci sembra molto strano, per non dire dubbioso, che qualcuno Le attribuisca la dichiarazione in questione, mentre la risposta fornita a quel sindacato dall’Unità di Crisi, lascia dubbi sulla validità dei suddetti test.  Noi Le chiediamo i tamponi e contestualmente, rispetto alla nota diffusa, se la fa propria oppure no.  Soprattutto ci indichi, nell’eventualità ammetta quanto dichiarato da quel
sindacato, quanti test rapidi possono fare le Forze dell’Ordine, poiché in Campania,
ricorda il Viminale, prestano servizio attualmente 8.584 uomini della Polizia di Stato di cui 455 appartenenti ai ruoli tecnici.  A questi si aggiungono 9.583 appartenenti all’Arma dei carabinieri e 4.522 uomini della Guardia di finanza.
Test che andrebbero anche ripetuti.
Certi di avere presto delucidazioni in merito, per rispondere ai numerose
quesiti che ci pervengono dalla categoria, cordialmente La salutiamo.

Valentina Maisto
Valentina Maisto
Appassionata di scrittura ha pubblicato vari racconti con diverse case editrici e da sempre sogna di diventare giornalista. Ma il suo sogno più grande è quello di poter pubblicare una sua antologia di racconti.