Una breve intervista allo stilista partenopeo Gianni Molaro su come reagisce l’alta moda sposa alla crisi del Covid-19, ma anche su come ripartire e tornare a sognare.
La primavera è da sempre il periodo che in molti prediligono per convolare a nozze; da marzo a settembre molte le ragazze e i ragazzi che decidono di coronare il loro sogno d’amore.
In questo periodo, a causa dell’emergenza, tante sono state le cerimonie annullate o rinviate a data da destinarsi. Nel clima attuale, quindi, a risentirne non sono solo le giovani sposine, ma tutta la filiera legata al grande giorno.
Nel campo della moda, ecco il parere di uno che ha fatto del realizzare sogni il suo mestiere, Gianni Molaro, stilista dell’alta moda sposa, già noto per essere entrato nei Guinnes World Record per alcune sue creazioni, oggi personaggio di spicco della trasmissione Detto Fatto condotta da Bianca Guaccero su Rai due.
Raggiunto in questi giorni, si è reso disponibile a rispondere ad alcune domande.
In questo periodo delicato sognare sembra difficile, tu sei una persona che ha fatto dei sogni il suo lavoro, cosa ti senti di dire alle tue sposine?
<<Davanti a simili eventi, non si può far altro che prenderne atto. E’ inutile angosciarsi, bisogna iniziare a sognare di nuovo, il sogno è solo più lungo ma si realizzerà. Io stesso noto che quando devo fare una sfilata, il momento più bello non è l’esecuzione ma i preparativi, quando pensiamo d’aver fatto tutto ma poi ci accorgiamo che abbiamo molto più tempo avanti. Cosa facciamo??? Bene iniziamo a ripensare il tutto e a perfezionare di più il nostro grande evento. Credo che le spose che hanno dovuto spostare siano più fortunate, hanno più tempo per pensare>>.
La chiusura di tutte le attività ha inesorabilmente portato al rinvio delle cerimonie, questo quanto ha inciso sulla tua attività? Avete avuto molte disdette?
<<Disdette nessuna ma solo spostamenti, anzi hanno chiamato molte spose che avevano comprato il loro abito in atelier rivenditori, i quali sono andati in difficoltà con le consegne ed hanno chiamato le spose dicendo loro che alla riapertura dovevano recarsi presso l’atelier per scegliere un nuovo abito tra quelli che avevano in casa. Le spose spaventate hanno deciso di perdere gli acconti ma di farlo realizzare in atelier che hanno sartorie. Noi riprenderemo e con la massima disponibilità, mia e delle mie sarte, e con sacrificio di orari. Quando sarà accontenteremo tutte senza far loro pesare nulla>>.
Cosa pensi delle misure adottate dal nostro governo? Cosa pensi si possa fare per aiutare l’intera filiera della moda?
<<Questo è un momento di collaborazione e non di polemica, il governo sta affrontando un problema senza precedenti, un nemico che nessuno conosceva. Le misure devono essere concrete, devono pagare gli operai senza farli pesare alle aziende, devono ridurre ed eliminare una serie di tasse, spostarle non risolve il problema: per esempio, un hotel che non incassa per 3/4/5 mesi come farà a pagarle anche tra qualche mese? Alla riapertura si ripartirà già con un forte debito e questo complica la risalita. Inoltre, dovrebbe intervenire sui fitti aziendali altrimenti si rischia che alla fine di questa emergenza tante aziende che erano in affanno, ma che mantenevano giri e lavoro, salteranno subito>>.
Stai programmando qualcosa di bello ed esclusivo per quando tutto questo finirà?
<<Non appena quest’emergenza finirà, l’unica cosa che farò sarà riprendere a correre senza fermarmi; dovrò, con il mio staff, realizzare gli abiti che avrei normalmente realizzato in 12 mesi in soli 6/5 mesi ma ce la faremo, insomma il mio prossimo interesse sono solo le mie spose>>.
Come pensi di riavviare l’attività, possiamo aspettarci qualche evento degno del salone Margherita?
<<Stavo già realizzando la collezione sposa 2021 che riprenderò non appena tutto sarà finito, la presenterò sicuramente con un grande evento che, oltre ad essere glamour, sarà anche liberatorio>>.
Un tuo pensiero per dare speranza per coloro che leggeranno l’articolo?
<<Credo che per fine aprile tutto sarà finito, anche noi come la Cina dopo 2 mesi avremo pagato il nostro prezzo. Maggio servirà per prendere fiato ed a Giugno riguarderemo il cielo con leggerezza e speranza>>.