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Sartoria Isacco, la storia dell’artigianato napoletano

Alla fine degli anni 60′, Antonio Isacco, sarto e modellista napoletano, apre a Napoli, il suo primo laboratorio di abiti sartoriali. Ad oggi, Giuseppe gestisce l’azienda insieme al figlio Raffaele Isacco, che ha scelto di rilasciare un’intervista esclusiva in cui racconta la storia della sartoria.

Raffaele, hai ereditato la passione per l’artigianato da tuo padre, quando hai capito che sarebbe diventato il tuo lavoro?

<< Finiti gli studi liceali, mi iscrivo all’Università di Giurisprudenza a Napoli. Contemporaneamente aiutavo mio padre nella gestione dell’attività. Però, una volta conclusi gli studi, capisco di voler dedicare la mia vita lavorativa all’attività di famiglia.>>

Avete un team che vi aiuta nella realizzazione dei capi su misura? 

<< L’attività è principalmente a conduzione familiare, nonostante ciò siamo dotati di un piccolo team di aiutanti che hanno sempre lavorato accanto a mio padre. La cosa importante, è che la vera sartoria napoletana è composta dal sarto che viene affiancato da una squadra composta da professionisti specializzati nei vari settori.>>

A quale target di persone sono destinate le vostre creazioni? 

<<Il nostro lavoro è rivolto ad una clientela medio-alta, nonostante ciò cerchiamo di dare la possibilità a tutti di avvicinarsi all’arte degli abiti su misura.>>

Come azienda artigianale, vi siete adattati ai nuovi metodi di comunicazione?

<<Si, l’artigianato ha il compito di portare avanti la tradizione ma allo stesso tempo deve adattarsi alla modernità. Di conseguenza, una piccola percentuale, bisogna riservarla alle formule di tecnologia moderna. Nonostante ciò, il classico passaparola resta inesorabilmente gratificante.>>

Quale è stato il più grande insegnamento di tuo padre in ambito lavorativo?

<<Mio padre mi ha insegnato l’onesta. Bisogna sempre essere onesti nei confronti dei clienti, anche a discapito del proprio profitto.>>

Cos’è per te la moda? 

<<Per me la moda è mettere in risalto i propri valori interiori ed esteriori, senza trascendere nella volgarità. Siamo contrari alla moda di massa, l’abito deve essere tuo e deve rappresentare la tua personalità>>

Quanto è importante la sartoria napoletana per la moda italiana?

<<Ce lo insegna la storia, Napoli è la capostipite della sartoria e di conseguenza della moda italiana.>>

Un consiglio per gli artisti emergenti?

<<Per diventare un sarto, ci vuole pazienza e passione. Bisogna ponderare ed aspettare i risultati sperati. Chi fa un mestiere che rientra nel settore artigianale deve lavorare con amore e con l’obbiettivo di far felici gli altri.>>

Il vostro obbiettivo ad oggi? 

<<Il nostro obbiettivo è cercare di diffondere la cultura dello stile e del gusto in tutto il mondo.>>