In seguito all’aggravarsi dell’emergenza nazionale, molte attività di ristorazione hanno deciso di abbassare le saracinesche fino a data da definirsi. A partire da domani 11 marzo, oltre centocinquanta esercizi non saranno quindi attivi nel rispetto delle direttive imposte dal governo.
Queste le parole rilasciate dai ristoratori campani: “Una decisione sofferta, ma necessaria presa per il bene della collettività e per dare una risposta ferma e chiara in questo momento di grande confusione e preoccupazione. L’unica strada per rallentare il contagio e scongiurare il peggio è ridurre, se non evitare del tutto i contatti sociali. Abbiamo il dovere di anteporre la salute di tutti, dei nostri collaboratori e dei nostri clienti alle logiche del profitto. Vogliamo essere d’esempio per altri colleghi e di sostegno al difficile lavoro che stanno facendo le istituzioni. Siamo chiamati tutti a comportamenti di responsabilità e coscienza civica. Solo uniti si potrà vincere questa battaglia”.
Al contrario, il Presidente Fipe-Confcommercio Napoli, Massimo Di Porzio ha dichiarato: “Ho deciso di lasciare aperto il mio ristorante perché credo nella funzione sociale e di servizio dei locali pubblici. Le persone non devono avere paura. Resteremo aperti fino a quando non ci sarà un’ordinanza di chiusura ma, preciso, rispettando tutte le norme di sicurezza, dalla distanza tra i tavoli alle norme igieniche. Nel frattempo ci attrezziamo per le consegne a domicilio”. Questa scelta condivisa da molti è simbolo di un forte segnale di responsabilità dei più importanti ristoranti napoletani.
L’hashtag #napolisiferma per il bene vostro, per il bene nostro, per il bene di tutti è ormai di dominio pubblico. Solo combattendo insieme questa difficile battaglia ne usciremo vincitori.