Approvata ieri in giunta la delibera voluta dal sindaco Luigi De Magistris e firmata dal vicesindaco Enrico Panini, dall’assessore al Lavoro Monica Buonanno e alla Salute, Francesca Menna: i dipendenti del Comune di Napoli lavoreranno da casa “per tutelare lavoratori e lavoratrici e mirare a contrastare il contagio”.
Insomma, si cerca di limitare al massimo la diffusione del Covid-19 estendendo il Lavoro Agile, cioè la possibilità di lavorare da casa – provvedimento già adottato con altre motivazioni dal Comune di Napoli – a tutti i dipendenti che ne faranno richiesta, a patto che “non metta in discussione l’efficienza dell’attività”, come specifica De Magistris sulla sua pagina Facebook.
I lavoratori comunali potranno presentare l’istanza a partire da oggi ed ottenere così di svolgere le loro mansioni da casa dal 9 marzo fino al 15, ovvero per tutto il periodo previsto dal decreto del presidente del Consiglio.
Le categorie che possono beneficiare di tale provvedimento sono le lavoratrici in stato di gravidanza, i genitori con figli minori (anche in affido), con carichi di cura verso i minori nati dal 1 gennaio 2007, proprio in concomitanza con il periodo di sospensione delle scuole. In questo caso sarà data priorità ai nuclei monogenitoriali, mentre per quelli con la presenza di entrambi i genitori, il richiedente dovrà dichiarare di essere l’unico genitore ad usufruire del lavoro agile. Ulteriori eventuali precedenze saranno valutate in ragione della minore età dei figli. Possono accedere anche i dipendenti con figli in condizioni di disabilità gravi, i lavoratori con invalidità attestata da specifica certificazione medica e i pendolari.