Oramai, nel 2020, siamo nel pieno dell’era digitale, anzi, forse, incarniamo, a pieno, l’era della tecnologia e di tutti i massimi sistemi di comunicazione. Ma, tutto ciò ebbe inizio proprio oggi, il 6 marzo del 1983, con l’arrivo, sul mercato, del primo telefono cellulare, il Motorola DynaTAC 8000 x.
Il telefonino, fa ormai parte integrante della vita di tutti noi, per un uso quotidiano, che sia ludico oppure lavorativo. Si è evoluto nel tempo, arrivando ad essere multi funzione, permettendo, all’utente, di soddisfare le più svariate necessità.
Ma, partendo dall’origine, il primo dei telefonini era decisamente molto diverso dai telefonini conosciuti oggi, e molto lontano da questi ultimi, sia per quanto riguarda l’aspetto “esterno”, che per quanto riguarda le funzionalità.
Il Motorola DynaTAC 8000 x, acronimo di Dynamic Adaptive Total Area Coverage, si caratterizzava, infatti, per la sua particolare forma, rettangolare, stretta e lunga, molto poco maneggevole e comoda per l’utente. Proprio per questa caratteristica era chiamato The Brick, che, in italiano, corrisponde alla parola “mattone”. Alto circa 25 cm e pesava 800 grammi, era composto da un piccolo schermo e 21 tasti.
In più, a creare ancor maggior “fastidio” era la presenza di un’antenna, di materiale gommoso, posta al di sopra del cellulare, che non aiutava la dinamicità nei movimenti dell’utente.
La batteria, presente all’interno, non aveva la stessa durata delle batterie attuali, infatti, durava a stento un’ora di chiamate e, infine, si presentava sul mercato ad un prezzo molto elevato, circa 4000 dollari, che, sarebbero l’equivalente di 6500 euro circa.
Nonostante il prezzo elevato e gli altri inconvenienti citati, il Motorola ebbe un enorme successo, divenendo uno degli articoli più richiesti sul mercato e aprendo la strada alla diffusione e sviluppo della telefonia, a disposizione del cliente, arrivando fino ai modelli tecnologici e sofisticati presenti oggi sul mercato.