Torna, dopo oltre vent’anni, una sezione dedicata alla Preistoria e alla Protostoria al MANN.
La sezione già presnte al MANN dal 1908 e chiusa alla fine del secolo scorso, torna oggi fruibile al pubblico.
Nella visita si procede dall’alto verso il basso. Al piano più alto è possibile osservare reperti risalenti al Paleolitico Inferiore, passando per il Neolitico e arrivando all’età del Rame. Al livello successivo l’età del Bronzo, infine al livello più basso ancora una piccola parte di reperti sulla media età del bronzo sino ad arrivare all’età del ferro.
I reperti in mostra raccontano del patrimonio archeologico campano, incluse le isole che nell’epoca preistorica erano legate alla terra ferma. Aggiunti al materiale in mostra, anche, reperti litici del casertano, già presenti tra il materiale in possesso del Mann, ma sino ad oggi mai esposti al pubblico.
Il reallestimento della sezione “Preistoria e Protostoria”, a cura di Floriana Miele, Giovanni Vastano ed Emanuele Santaniello,già funzionari archeologi del MANN, rispetta la tradizione espositiva del museo lasciandola negli ambienti in cui si trovava già nel 1995, ma si mostra più rigorosa nel piano espositivo con un interesse particolare alla divulgazione scientifica e alla didattica; si passa dalla presentazione delle campagne di scavo all’analisi dei contesti archeologici, dal focus su temi specifici ad un racconto prettamente diacronico, lungo una linea del tempo che narra del territorio partenopeo e non solo.
Completa il tutto una serie di illustrazioni di Giorgio Albertini che, con il cordinamento scientifico dei funzionari del MANN, ha ricostruito fisionomie, abbigliamento, paesaggi e ambientazioni dando un volto all’uomo della preistoria e portando, dapprima su carta e poi su supporti digitali la traduzione dei dati di scavo.
Il percorso intrapreso dal MANN è molto più ampio e proseguirà nel 2021 con l’inaugurazione di una sezione su Cuma e nel 2022 su Neapolis.