L’anoressia è un male silenzioso che male colpisce sempre più persone, in particolar modo tantissimi giovani, soprattutto in Italia.
Proprio tre giorni fa, è venuto a mancare un ragazzo di soli venti anni, Lorenzo Seminatore, morto a causa di questo male terribile, che silenziosamente annienta chi ne soffre; i genitori del ragazzo, pur consapevoli delle condizioni del figlio, hanno dichiarato che il giovane, da un pò di tempo non accettava più le cure. Una situazione quella di Lorenzo, diventata insostenibile, tant’è che i suoi genitori, straziati dal dolore, hanno deciso di mostrarsi pubblicamente, denunciando la mancanza di strutture adeguate per affrontare tale patologia, troppo spesso letale.
Anoressia e bulimia spesso si alternano e viaggiano insieme, spegnendo i sorrisi dei ragazzi (soprattutto donne) afflitti da questo vero e proprio mostro. Purtroppo, secondo le stime degli istituti di ricerca, sono sempre più numerosi, i ragazzi, adolescenti, che soffrono di anoressia e bulimia e i dati sono in costante crescita.
Una malattia dalla quale si può guarire, ma che, in base a quanto dichiarato da psichiatri e psicologi che seguono i giovani in questo difficile percorso terapeutico, spesso non ha esito positivo; l’anoressia trasporta in un baratro dove purtroppo, la persona malata continua a vedere un’immagine distorta di sè.
I numeri delle vittime sono sempre più elevati, e il disturbo alimentare diventa una patologia allarmante, che prevede percorsi e approcci terapeutici differenti, personalizzati; inoltre, purtroppo, non sempre, i pazienti accettano il ricovero in strutture adeguate, e soprattutto sono sempre più numerosi, coloro che non riconoscono la gravità del problema, definendosi, come nel caso di Lorenzo Seminatore, l’ennesima vittima italiana, spettatori inermi di se stessi.
I problemi alimentari o cosiddetti disturbi dell’alimentazione, colpiscono tutto il nostro Paese e anche le piccole realtà, spesso sono coinvolte in tragedie dettate da questo male che pian piano distrugge e uccide chi ne soffre. Ne è esempio anche Ischia, isola del golfo di Napoli, famosa nel mondo per le bellezze paesaggistiche e culturali, nota in televisione anche grazie al successo della celebre serie de L’amica geniale, che ha visto spegnersi Artemisia, anche lei, purtroppo vittima dell’anoressia. Una giovane donna 21enne di cui si fa portavoce il papà, Paolo Massa, che instancabile spiega e illustra il duro percorso della figlia.
“Un anno prima di morire, Artemisia era già morta”, ha affermato recentemente Paolo Massa, papà di Misia, che non si è mai arreso, e ancora oggi con tenacia combatte, contro i disturbi alimentari, specie contro ogni forma di anoressia. Sono trascorsi degli anni dalla morte di Misia, e Paolo Massa, ha fondato una associazione in nome della figlia e per aiutare quanti soffrono di anoressia o bulimia.
Naturalmente, le storie di Lorenzo e Misia, sono ‘solo’ due delle tante esistenti in Italia. Circa il 95% delle persone, in special modo giovani, che soffrono di questo disturbo, sono donne. A tal proposito, diverse sono le ricerche sia psichiatriche, ma anche cognitivo-comportamentali ed epidemiologiche, volte a sottolineare l’aumento anche dei pazienti maschi, in netta crescita.
Una situazione che degenera a dismisura, e che fa registrare sempre più casi, in particolare modo tra i 13 e i 24 anni. Una malattia infida, una patologia subdola, che però con la giusta attenzione e con forte responsabilità e attenzione, può essere curata.