È giunta notizia che ormai ha avuto inizio la tregua nel governo sulla riforma della prescrizione. Lo stesso Matteo Renzi, tramite sociale, ha comunicato il rallentamento del governo. Inoltre non sarà inserito ‘Lodo Conte bis’ sotto forma di emendamento al Milleproroghe, secondo le decisioni del ministro per i Rapporti e del Parlamento D’Incà.
Inizialmente contrario e propenso a minacciare di votare contro al provvedimento e di presentare una mozione di sfiducia al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, il leader di Italia Viva sembra aver cambiato opinione sostenendo apertamente questa scelta. Se non dovesse giungere sostegno da parte del gruppo Misto o da qualche parlamentare di Forza Italia, la maggioranza al Senato ora è a rischio.
Lo stop di Pd e Movimento 5 stelle, che proprio sul ‘lodo Conte Bis’ avevano trovato il compromesso, è apprezzato da Renzi. Quest’ultimo fa sapere che soltanto quando arriverà la legge sulla prescrizione in Aula ci saranno le votazioni del partito.
Con questa situazione, Pd e Movimento 5 stelle temporeggiano. Nei prossimi giorni saranno valutate due possibilità per inserire il ‘lodo Conte bis’ nella riforma della prescrizione: condividere la ddl Costa o presentare una ddl indipendente.
Riguardo questa problematica, anche il segretario Pd, Nicola Zingaretti, ha voluto esprimere la sua opinione, ritenendo che Italia Viva aveva lo scopo di allargare il campo democratico ai moderati contro Salvini, ma in realtà sta facendo soltanto un favore a quest’ultimo.