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Indennizzo approvato, Salvatore vittima innocente

Il Tribunale civile di Napoli ha finalmente riconosciuto l’indennizzo ai familiari del ragazzo, ossia i benefici economici previsti dallo Stato per le vittime innocenti di mafia. La vittima dello scambio di persona è un cantante neomelodico di Ercolano (in provincia di Napoli) noto col nome di “Salvio”.
Salvatore Barbaro era stato giustiziato con undici colpi di pistola, come undici sono stati gli anni di guerriglia per ottenere l’indennizzo. Una tragica fatalità la morte del giovane: il suo autoveicolo era stato confuso con la macchina del reale bersaglio dell’assassinio, un camorrista. Accadeva il 13 novembre 2009, in via Mare.
Una sentenza del 2016 del tribunale penale di Napoli lo aveva condannato cinque persone per omicidio. Il Ministero dell’Interno non ha mai riconosciuto però Salvatore come vittima innocente della criminalità organizzata, precludendo alla famiglia del giovane la possibilità di ottenere l’indennizzo, una somma di denaro fino ai 150mila euro (secondo la normativa 302/1990 e 407/1998).
La richiesta dell’indennizzo posta dalla madre di Salvatore, Giovanna Scudo, è stata puntualmente bloccata dai funzionari del Viminale, con la giustificazione della non totale estraneità della signora agli ambienti delinquenziali per via dei precedenti riportati da qualche parente.
Andata incontro a ben due bocciature, Giovanna Scudo si è fatta assistere in seconda battuta dall’avvocato Giovanni Zara, rivolgendosi direttamente al tribunale civile di Napoli, il quale ha decretato l’estraneità della donna ai fatti di natura criminale.
Il giudice non ha tenuto conto neppure dei precedenti di qualche parente del ragazzo, in quanto i reati commessi non rientrerebbero tra quelli per cui l’indennizzo è bloccato, dichiarando così il pieno diritto della famiglia al suo ottenimento.
Il Sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, scrive così su Facebook: “Oggi una sentenza del Tribunale di Napoli ha definitivamente riconosciuto che Salvatore Barbaro, il ragazzo ucciso dieci anni fa in via Mare, è una Vittima innocente di camorra.

In questi anni, ho incontrato tante volte Mario e Agnese, i fratelli di Salvatore, e sua mamma Giovanna ed ogni volta ho avuto la sensazione di avere a che fare con delle persone straordinarie. Nonostante portino con sè il dolore per la tragica fine di Salvatore, hanno sempre affrontato le difficoltà con coraggio e dignità. Sono felice per questa sentenza. Conferma una volta per tutte che Salvatore è stato una vittima innocente di camorra. Sacrosanto che ai suoi familiari vengano riconosciuti tutti i benefici previsti dalla legge.

Rosalba Caramiello
Rosalba Caramiello
Giovane psicologa clinica laureatasi all'Università di Roma "La Sapienza" ed educatrice, appassionata di giornalismo e fotografia.