Le ricerche scientifiche sui farmaci sono indispensabili, per conoscere nuove malattie, abbattere nuovi e vecchi virus o sconfiggere patologie incurabili.
Claudiu Supuran, docente dell’università di Firenze, alla guida del suo team, cerca con degli studi approfonditi, di sviluppare nuovi farmaci antitumorali, da due derivati dei dolcificanti artificiali.
Proprio per incoraggiare la ricerca scientifica, nei diversi ambiti medici, numerosi enti sia privati, come le ditte farmaceutiche, sia pubblici, come le università, istituiscono premi e riconoscimenti.
Claudiu Supuran è ordinario di Chimica farmaceutica di Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino dell’Università di Firenze.
La Società Chimica Italiana gli ha conferito un importante riconoscimento, la medaglia Pratesi 2017.
Ormai da tempo ci hanno ribadito che i dolcificanti artificiali di ogni tipo, hanno molti effetti negativi sulla nostra salute. Ma secondo le ricerche accurate di Supuran, le sostanze contenute in alcuni dolcificanti artificiali, riescono ad uccidere le cellule tumorali. Il nuovo risultato chimico faciliterà lo sviluppo di farmaci in grado di neutralizzare l’enzima,
controllando gli effetti collaterali legati alle terapie.
Ha spiegato Supura: “il nostro studio si è posto l’obiettivo di individuare una versione di tali sostanze in grado di inibire con ancora maggiore efficacia un enzima, l’anidrasi carbonica, che favorisce nei tumori il meccanismo di crescita delle cellule malate”.
Ci sono molte patologie nelle quali è coinvolto l’anidrasi carbonica, l’enzima responsabile della regolazione del pH dei tessuti.
Il suo team, ricercatori che provengono da varie parti del mondo, hanno studiato più
di venti sostanze che hanno bloccato cellule tumorali ai polmoni, alla prostata e al colon, ma senza danneggiare le cellule sane.
Il team è riuscito ad individuare, soprattutto due molecole, che con maggiori studi, in futuro potrebbero essere una nuova opportunità per nuove terapie antitumorali.
Tutto questo fa sperare che per il futuro non ci siano più quei trattamenti terapeutici incisivi e che si riesca ad abbattere definitivamente questa terribile malattia, che non guarda in faccia .