Capita di passeggiare a via Toledo e non alzare lo sguardo da terra, catturato da meravigliose opere che potrebbero dirsi parte della street art che anima le grandi città, è tutto merito dei “Madonnari”.
L’arte in questione è quella dei cosiddetti “Madonnari”, da un po’ di tempo denominati anche “street painter”. Una tradizione che vanta origini antiche quanto sconosciute ai più e non sempre precise.
Si dice nasca nel Cinquecento o, addirittura, nel Medioevo, era di pellegrinaggi, durante i quali gli ospiti, per sdebitarsi col padrone di casa che li aveva accolti, solevano lasciare disegni sui muri, così come accadeva in Puglia, ultima tappa prima di imbarcarsi per la Terra Santa.
Ma il trend sta cambiando, e le Madonne varie ed eventuali vengono ereticamente soppiantate da Minions e personaggi di fama più certa e remunerativa, com’è –ovviamente- il caso di Maradona, ormai caro ai Napoletani, al pari di Maria.
Cosa in parte buona per i painter che così facendo sono più rapidi e meno impegnati nello sforzo di produrre, dato che le composizioni più pop che si stanno preferendo richiedono senz’altro meno sforzo, al posto di un Caravaggio che avrebbe comportato una tecnica maggiore e ricolma di insidie.
Fatto sta che la libertà d’espressione è sempre stata prerogativa dell’arte, per quanto osteggiata in qualunque sua manifestazione che potesse intaccare gli equilibri del potere.
E l’arte –si sa- diventa pure strumento di propaganda. Può succedere che un negoziante, particolarmente colpito da un disegno, specie se si tratta di un’icona pop e non Adi un episodio della sacra Bibbia, di affiancare, sotto compenso, il logo della propria attività.
Dei Madonnari Napoletani esiste una scuola fatta e finita, un’associazione nata nel 2008, con presidente Gennaro Troia, 53 anni, alla cui guida si affidano una quarantina di membri.
Riguardo al discorso della liberà aggiunge:
“Credo però che la straordinaria tradizione dei dipinti con angeli, apostoli, Marie e Redentori, possa dire ancora tanto. Le due cose possono coesistere benissimo. Massima libertà. Ciò che non tollero sono gli scantonamenti, scegliere come soggetto Higuain immerso nel water, com’è successo, non va bene. Ridicolizza la nostra scuola”.
Un’opportunità per il crescente numero di giovani che si rigetta sulle vie principali di Napoli, che fa del fatto di non avere ancora un lavoro un’ occasione di crescita e prestigio, ostacolati solo veramente dalla pioggia, clemente in una città quasi sempre baciata dal sole.