La maestosa Reggia di Caserta, è stata scelta da ben 40mila persone, che hanno scelto di visitarla, durante le festività natalizie, da poco trascorse. Un dato sicuramente positivo, che ha raddoppiato il numero di visitatori nel periodo compreso tra il 24 dicembre e il 6 gennaio. Dunque, il complesso vanvitelliano, molto amato dagli italiani, ma anche dai visitatori stranieri, conquista un nuovo primato e continua a crescere, confermandosi una delle principali attrazioni culturali della Campania. I dati raccolti durante l’arco temporale che prende in considerazione, lo scorso 30 dicembre e il 2 gennaio, relativo ai biglietti d’ingresso, attestano che si è passati dai 22444 nel 2014 ai 43813 di quest’anno. Il 30 dicembre e il 2 gennaio i giorni di apertura ordinaria, hanno registrato la maggiore affluenza, con 4518 presenze nel penultimo giorno del 2019 e 4619 nel secondo giorno del 2020 (primo giorno di apertura dell’anno della Reggia di Caserta).
Ricordiamo che la splendida Reggia è spesso paragonata al Palazzo reale di Versailles e rappresenta un forte potenziale per la Campania. Un vero e proprio capolavoro architettonico, ricco di storia e cultura, che non stanca mai e non smette di affascinare; il complesso vanvitelliano, che durante le ormai trascorse festività natalizie ha fatto registrare numeri record, è stato dichiarato patrimonio dell’umanità, dall’UNESCO. La commistione tra stile barocco-rococò e stile neoclassico, ma anche una superficie di ben 47000 mq, un magnifico parco, viali impreziositi da fontane, sculture e boschetti, fino ad arrivare all’incredibile cascata, la rendono una vera e propria opera d’arte. Tanti punti di forza, tanta bellezza, e dati positivi che confermano un trend in crescita, ma non si tratta solo di numeri; infatti, la Direzione della Reggia di Caserta ha avviato in questi mesi una valutazione delle potenzialità e criticità del complesso. Esprime soddisfazione per i risultati raggiunti, anche il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini, il quale conferma l’importanza che la Reggia di Caserta ha assunto dall’istituzione dei musei autonomi voluta nel 2014.