“Stai camminando attraverso le radici di antichissimi alberi. In piedi sulla superficie della cava possiamo ricostruire la foresta vivente che ci circonda nella nostra immaginazione.”, questo è quanto dichiarato, a Science Magazine, dal paleobotanico Christopher Berry dell’Università di Cardiff.
Si crede che molte di queste radici legnose appartengano a piante del genere Archaeopteris, antenato degli alberi, nonché uno dei primi organismi a catturare e immagazzinare anidride carbonica, attività in grado di modificare il clima del pianeta Terra, creando nuovi habitat per le prime forme di vita.
“Alla fine del periodo devoniano [360 milioni di anni fa], la quantità di anidride carbonica stava scendendo ad una quantità simile a quella di oggi”, spiega Berry a New Scientist.
La foresta fossilizzata è stata mappata da un team internazionale di ricercatori, oltre 3.000 metri quadrati di essa sono stati accuratamente analizzati.
In essa sono stati scoperti diversi tipi di alberi antichi, tra i quali un gruppo di piante fossili noto come Cladoxylopsida e uno ancora sconosciuto.
Tutti e tre gli organismi si sarebbero riprodotti tramite spore, a differenza di quanto avviene oggi, non avveniva una riproduzione tramite semi.
“Può darsi che in futuro compaia qualcosa di ancora più antico: la paleontologia è piena di sorprese. Ma per il momento, questa scoperta è incredibile.”, afferma il geologo Falcon-Lang.