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Chi ha inventato la moneta?

La moneta è stata un’invenzione dei Lidi.

Durante la grande colonizzazione, ovvero fra l’800 e il 600 a. C, grazie al grande sviluppo dei commerci, venne introdotta per la prima volta la moneta, invenzione dei Lidi, un popolo proveniente dall’Asia Minore.

La moneta venne subito diffusa in tutte le colonie greche.

Essa venne utilizzata come unità di scambio dei beni, pertanto era necessario che fosse costituita sempre dalla stesso metallo, uno stesso peso e avesse multipli e sottomultipli.

La moneta ha agevolato tanto gli scambi e ha facilitato i pagamenti, sostituendo il baratto.

Le caratteristiche della moneta venivano garantite dall’autorità attraverso il conio, che era la riproduzione del sigillo reale o del simbolo della polis, il quale veniva inciso sul dischetto tra due matrici, con un colpo di martello.

Dunque ogni polis poteva coniare le proprie monete, le quali simboleggiavano l’autonomia e l’indipendenza politica della città.

Tuttavia è doveroso sottolineare che non era facile all’epoca impostare rapporti di scambio precisi, così nella maggior parte dei casi venivano utilizzate le monete delle poleis più forti, come Atene.

Infatti le monete della polis Atene assunsero un valore internazionale.

Si ricorda che la moneta di Atene si chiamava “dracma” ed aveva un peso pari a 4,3 grammi.

C’era anche un’altra moneta, avente un valore minore, che si si chiamava “obolo”.

Quest’ultima moneta valeva 1/6 di dracma.

Per capire effettivamente il valore di questa moneta di Atene è opportuno evidenziare che nel V secolo una dracma corrispondeva alla paga giornaliera di un lavoratore specializzato nel suo mestiere.