È di nuovo transitabile il tratto di autostrada A6 Torino-Savona per quanto riguarda la carreggiata sud tra Savona e Altare sulla quale era stato delineato un doppio senso di marcia, dopo il crollo del viadotto Madonna del Monte.
Nella giornata di ieri la carreggiata era stata nuovamente chiusa in via del tutto precauzionale prima delle 16 a seguito dell’avvio delle procedure definite grazie al piano sottoscritto in Prefettura, che prevede un continuo il monitoraggio della frana da parte dei sensori installati dalla protezione civile. Qualora essi evidenziassero il superamento di alcune soglie di sicurezza l’autostrada sarebbe stata nuovamente interdetta. Conclusi i controlli, la circolazione è stata avviata nuovamente verso le 5.30 di oggi.
Circa 30 metri del viadotto nella zona posta sul lato più a monte sulla A6 Torino-Savona, compreso tra l’innesto con la A10 e Altare in direzione Torino, era crollata una settimana fa, domenica 24 novembre, a seguito di un’importante frana.
“Grazie ai sensori è possibile monitorare in tempo reale i dati di pioggia e movimenti franosi. Ad essersi mossa è stata una piccola porzione di frana che si sposta a velocità importanti e che potrebbe provocare un piccolo effetto domino, ma siamo lontani da un possibile collasso. Ogni frana però ha un comportamento a sè: per questo si procede nel caso con la chiusura”, afferma Luca Ferraris, ingegnere della Fondazione Cima, Centro di competenza di Protezione civile.
In prossimità della frana sono stati installati dispositivi tra i quali un pluviometro in telemisura in prossimità del coronamento (il punto più alto) della frana, monitorato dalla protezione civile, un interferometro radar installato dall’università degli studi di Firenze, insieme alla protezione civile, che si occupa della misura degli spostamenti dell’ammasso ancora in sospeso.
Autostrada dei Fiori ha poi affermato di aver avviato anche un monitoraggio multiparametrico Dms, lo stesso che si attua in caso di valanghe, che si occuperà di chiudere automaticamente il traffico in caso di movimenti nel canale della frana.