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Decreto fiscale 2020, accertamento esecutivo

Grazie al decreto fiscale 2020 ci sarà una vera e propria modifica dei tempi per accertamenti e relativi pagamenti di bollo auto, Imu e Tari. 

Differentemente da quanto avviene adesso, qualora questi pagamenti non fossero stati effettuati, non si riceverebbe più una cartella esattoriale, ma direttamente l’accertamento notificato da Comune o Regione il quale sarà immediatamente esecutivo.

Gli enti locali dal 1 gennaio 2020 acquisiranno poteri i quali fino ad ora erano stati soltanto nelle mani dell’Agenzia delle Entrate.

Gli accertamenti emessi da Comune, Provincia e Regione, come già detto, riguardo i tributi propri, saranno immediatamente esecutivi e non seguirà, quindi, la cartella esattoriale con l’ingiunzione di pagamento.

L’accertamento emesso dal Comune per la Tari, per l’Imu, o dalla Regione per il bollo auto, ad esempio, conterrà anche l’intimazione al pagamento entro i 60 giorni dalla notifica, per fare ricorso, quindi, il contribuente dovrà attivarsi nei 60 giorni in cui è permesso il pagamento rivolgendosi alla Commissione Provinciale Tributaria.

Le conseguenze in caso di non pervenuto pagamento sarebbero le stesse di chi non adempie alle cartelle esattoriali, ovvero ipoteca sulla casa, pignoramento dei conti corrente o fermo auto.

Il decreto stabilisce anche che dopo 30 giorni dalla scadenza del pagamento, e quindi dopo 90 giorni dalla notifica, si potrà procedere alla riscossione delle somme senza preventiva notifica, ma il termine non è perentorio.

Decreto fiscale e rateizzazione

Così come per le cartelle esattoriali, anche per gli accertamenti esecutivi si potrà richiedere una rateizzazione in un massimo di 72 seguendo il seguente schema:

  • per debiti fino a 100 euro non è ammessa rateizzazione
  • per debiti da 100 a 500 euro si può chiedere una dilazione di un massimo di 4 rate;
  • per debiti da 500 a 3000 euro la dilazione massima ammessa è di 12 rate;
  • per debiti da 3000 a 6000 euro si può chiedere dilazione da 13 a 24 rate mensili;
  • per debiti da 6000 a 20000 euro la dilazione è ammessa tra 25 e 36 rate mensili
  • per debiti superiori al 20mila euro la dilazione consentita è fino a 72 rate mensili.

 

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II