A Teano (provincia di Caserta) ieri la prima raccolta delle olive prodotte in un terreno confiscato ai clan e dedicato ad Antonio Landieri, vittima innocente della camorra. Un’iniziativa di notevole importanza, che simboleggia una rinascita per quella terra e per i ragazzi che si dedicano alla cura delle piante, alla raccolta delle olive, con le quali viene poi prodotto un olio completamente biologico. Quello un tempo era un territorio di paura, di potere smisurato, di abusi e soprusi, che ora finalmente vive il proprio riscatto, grazie ai tanti ragazzi che con entusiasmo si dedicano ad un’attività all’aperto vivendo momenti di condivisione e riflessione.
Proprio in quel terreno, intitolato ad una vittima innocente della camorra, finalmente c’è giustizia, per una vita spezzata senza pudore, nonostante si respiri ancora una forte commozione per quanto è accaduto. Ricordiamo che Antonio Landieri, fu brutalmente ucciso a Scampia, città natale, dove viveva con la famiglia, da un commando che improvvisamente arrivò nel bar dove era in compagnia di alcuni amici; Antonio non riuscì a scappare a differenza degli altri e venne colpito mortalmente alla schiena per uno scambio di persona.
Il terreno di Teano, oggi rappresenta una svolta, un trionfo trasformato in luogo di condivisione e cooperazione; si tratta di un bene confiscato alla mafia, nel 1997, caratterizzato da una storia burocratica lunga e intrigata, e numerosi atti intimidatori. Oggi questo bene, viene gestito da due cooperative, che dopo tante trafile legali, sono riuscite a spazzar via il marcio, dandogli nuova vita.
Ben venticinque ettari di terreno, ma anche un grande campo sportivo, un immobile, in precedenza rudere fatiscente, trasformato in un accogliente struttura a disposizione dei soci della cooperativa. Un’attività significativa, quella delle cooperative, poiché, infondo, “cooperare”, significa proprio questo, operare insieme ad altre persone, provando in qualche modo a migliorare la qualità della vita dei cittadini in un determinato territorio, con giustizia e legalità.
Presenti alla raccolta delle olive, a Teano, anche i genitori di Antonio Landieri, ucciso durante la faida di Scampia. Ora finalmente, dopo dieci anni, Antonio Landieri è stato riconosciuto vittima innocente della camorra.
Sono stati raccolti 3 quintali di olive, dai beni confiscati di Teano, con i quali sarà prodotto l’olio biologico chiamato ‘Nata Terra’ per il ‘Pacco alla Camorra’, il paniere di prodotti biologici (pasta, vino, pomodoro, conserve, olio).
Una storia di giustizia e di riscatto non solo sociale, ma anche morale, in un territorio che si colora e prende vita grazie al ricordo di Antonio e delle tante altre vittime innocenti della camorra.