Termina 1 a 1 allo stadio San Paolo la partita degli Azzurri contro il Salisburgo, che se vinta avrebbe non solo consentito al Napoli di mantenere il primo posto del girone davanti a Liverpool vincente 2 a 1 in casa contro il Genk, ma soprattutto avrebbe praticamente garantito il passaggio del turno agli uomini di Mister Ancelotti, che purtroppo sembra abbiano smarrito non solo la via del gol, ma soprattutto quella del gioco e delle Vittorie.
Partenopei spreconi e soprattutto molto poco precisi. Si contano Infatti ben 15 tiri complessivi di cui solamente 3 nello specchio della porta, compreso il gol segnato da Hirving Lozano, ritornato alla gioia della rete, dopo il felice esordio in campionato lontano dalle mura amiche contro la Juventus.
Buona la partita del messicano che si è ampiamente riscattato dalle prestazioni opache fino ad ora offerte e che finalmente ha dato prova delle sue qualità, soprattutto sulle ripartenze, nelle quali è stato una vera e propria spina nel fianco della retroguardia austriaca. Suo il tiro più insidioso nel primo tempo, suo il gol nel finale che ha consentito agli azzurri di acciuffare il pareggio prima dello scadere dei prmi 45 minuti di gioco.
Passaggio del turno anticipato fallito dunque, nonostante i proclami della vigilia durante i quali i calciatori hanno promesso fuoco e fiamme. Molto fumo invece si è visto in campo per la scarsa mira dimostrata nel corso delle innumerevoli occasioni presentate e per gli ennesimi due legni, che sono sembrati maggiormente imputabili a responsabilità soggettive, piuttosto che alla sfortuna. Il colpo di testa infatti di Callejon sul bel lancio di Insigne, che coglie il palo lontano del portiere avversario, più che figlio della sfortuna, sembra essere figlio della imprecisione dell’esterno spagnolo. Tutt’altra cosa invece la traversa con rimpallo contro il portiere, colpita da Lorenzo Insigne, il cui tiro sembrava In effetti essere destinato al centro dell’area per la testa di qualcuno degli attaccanti azzurri. In definitiva la partita regala numerose occasioni per gli uomini di Ancelotti, tutte fallite però dai protagonisti. Al 9′ minuto apre le danze Zielinski, che libera davanti alla porta ma spara alto. Incredibile l’errore del centrocampista polacco che accumula un ritardo di condizione irreversibile, che lo porta a sbagliare anche le cose più semplici. All’undicesimo Kalidu Kulibaly, vittima nelle ultime gare di una follia neanche tanto lucida stendere Hwang. Rigore netto. Dul dischetto Haaland non fallisce e segna il gol del Vantaggio. Il Napoli riparte praticamente subito con Callejon, come detto che al tredicesimo coglie il palo di testa, ma il Salisburgo non resta a guardare e ribatte colpo su colpo, sfiorando peraltro in più occasioni la rete del raddoppio. Il gol del pareggio giunge però quasi inaspettato al quarantaquattresimo, con Insigne che fortunatamente riceve la palla dopo un contrasto, vede libero Lozano e lo serve in profondità, Il Messicano prende la mira e colpisce l’angolo più difficile alla destra del portiere avversario, regalando il gol del pareggio. Nei 3 minuti residui il Salisburgo però si lancia inaspettatamente in attacco, alla ricerca del gol del Vantaggio. Saranno ben tre le occasioni chiarissime. grazie alle quali gli austriaci cercano disperatamente la via del gol senza però riuscirci. Gli azzurri chiudono in affanno e vanno negli spogliatoi consapevoli che la partita sarà difficile. Nella ripresa la gara è sempre su buoni livelli ma Insigne si divora letteralmente un rigore in movimento, su una bella percussione iniziata dalla destra che porta Lorenzo solo davanti alla porta, calciare incredibilmente alto. Ennesimo errore commesso da giocatore più talentuoso del Napoli che purtroppo non sarà neanche l’ultimo. Non gira proprio per il capitano, che ultimamente sembra avere le polveri bagmate. Di Insigne Infatti si registra il maggior numero di conclusione, senza però che nessuna di queste centri lo specchio della porta.
Ancora una delusione quindi per i tifosi partenopei che si aspettavano tutt’altra gara nelle mura amiche, dopo la vittoria ottenuta, seppur sofferta allo stadio Red Bull Arena di Salisburgo e che se raggiunta avrebbe garantito il certo passaggio del turno e soprattutto la prima posizione in classifica del girone.
Ancora rimandati quindi gli uomini di Ancelotti che sembrano davvero non sapere più vincere. A questo punto il momentaccio è conclamato e il nervosismo serpeggia evidentemente nello staff azzurro. Al termine della gara Infatti non si è avuta alcuna notizia del mister Carlo Ancelotti, atteso come di consueto dai giornalisti impazienti di avere un commento sulla gara, ed assente ingiustificato. Allo stesso modo la squadra, contrariamente alle disposizioni societarie, sembra abbia deciso autonomamente e all’unanimità di ritornare a casa, non cedendo sulla linea delle direttive aziendali che prevedevano invece un ritiro fino alla gara contro il Genoa. In assenza di qualsiasi commento ufficiale del club, già si vocifera di ammutinamento in casa Napoli. Non resta quindi che attendere il prossimo comunicato stampa della società, che dovrà naturalmente chiarire le posizioni delle parti.
NAPOLI (4-4-2):
1 Meret; 22 Di Lorenzo, 19 Maksimovic, 26 Koulibaly, 6 Mario Rui; 7 Callejon, 8 Fabian Ruiz, 20 Zielinski, 24 Insigne; 11 Lozano, 14 Mertens.
A disposizione: 25 Ospina, 9 Llorente, 11 Lozano, 12 Elmas, 13 Luperto, 44 Manolas, 23 Hysaj, 99 Milik. All. Ancelotti.
SALISBURGO (4-4-2)
31 Coronel; 43 Kristensen, 6 Onguenè, 34 Pongracic, 39 Wober, 17 Ulmer; 14 Szoboszlai, 16 Junuzovic, 18 Minamino; 19 Hwang, 30 Haaland.
A disposizione: 33 Walke, 5 Vallci, 15 Ramalho, 4 Ashimeru, 37 Okugawa, 45 Mwepu, 7 Koita, 20 Daka. All. Marsch.
ARBITRO: Marciniak (Polonia).