Per più di un decennio sul tetto del mondo, il personaggio sportivo più osannato, la vita davanti con la calda coperta del successo a riscaldarlo dalle gelide notti impervie che la vita ci può riservare e poi l’incidente inatteso, ferale che sta lì a dimostrare che non c’è coperta al mondo che ci può proteggere e non esiste persona che, prima o dopo, non debba fare i conti con le imponderabili e a volte tragiche, trame che il destino ordisce. Michael Schumacher il più vincente campione della Formula Uno (7 titoli, 2 con Benetton e 5 con Ferrari) e tra gli automobilisti sportivi più grandi della storia, quel 29 dicembre del 2013 arrivò puntuale all’appuntamento con la pagina più nera della sua, fin allora, radiosa esistenza. Ci andò con ai piedi gli sci, sua autentica passione oltre alle macchine e al calcio e da sei anni ci ha privato del suo sorriso sornione da boy scout e l’atteggiamento da giovane marmotta. Un coma farmacologico dopo l’incidente sulle piste sciistiche di Meribel, località a sud-ovest della Francia, lo ha tenuto lontano dalla sua famiglia e dalle cronache mondane, fatte di partitelle e galà vari a cui Miki non si sottraeva mai, fino ad oggi. La notizia non è ufficiale, necessita di conferme e la diamo con la dovuta cautela, ma sembrerebbe che “Shumy” abbia ripreso coscienza dopo quasi settanta mesi di buio totale. Il pericolo che la verità possa commistionarsi con il pettegolezzo è sicuramente alto, ma di fatto c’è, che il pilota tedesco da alcuni giorni è stato ricoverato, sotto falso nome, all’ospedale parigino Georges Pampidou per una fantomatica terapia a base di cellule staminali. Si sussurra di frasi rubate al personale dell’ospedale nelle quali si ammetterebbe che il celebre paziente sia cosciente e la conseguente visita del suo amico di sempre, Jean Todt, che ha condiviso con lui i successi nella scuderia di Maranello, durata 45 minuti e sgattaiolato via da una uscita secondaria, potrebbe suffragare questa meravigliosa ipotesi. La speranza tra i fan per una insperata guarigione è divampata come paglia al fuoco, ma il misterioso ricovero lascia ancora perplessi coloro che hanno seguito, da vicino la vicenda. Oggi, comunque l’ex pilota è stato dimesso dalla struttura e ha lasciato senza risposta le numerose domande sorte spontanee e che per rispetto alla privacy della sua famiglia faremo bene a tenerci per noi stessi, in attesa di notizie ufficiali.