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Lidia Laudani, la moda dell’eleganza

Bellezza meridionale, carattere solare, determinazione, Lidia Laudani è il mix perfetto di tutto ciò. La poliedrica donna, presentatrice presso l’emittente TeleMilano, ha gentilmente concesso un’intervista ai microfoni del XXI Secolo. Scopriamo insieme qualcosa in più su Lidia Laudani.

– Qual è la storia di Lidia Laudani?

«Nasco in Sicilia, ma mi trasferisco vicino Milano con i miei genitori all’età di tre anni per lavoro. Spesso si dice “fare le cose con furore”, io riferendomi a ciò dico invece che abbiamo “fatto le cose col furgone”, siamo proprio immigrati dal sud. Ho sempre vissuto una vita umile, semplice. Sono cresciuta qui, ho frequentato le scuole qui al nord ed ho iniziato anche a fare karate a livello agonistico. Mi sono sempre impegnata in tutto ciò che ho fatto. Poi, un bel giorno, per caso, sono entrata nel mondo dello spettacolo. Nella mia vita mi sono sempre dedicata alla famiglia ed al lavoro.»

– Da dove nasce la passione per la fotografia?

«Nasce casualmente. Ho iniziato facendo la presentatrice, poi mi fu proposto un servizio fotografico, ma non ci pensai più di tanto. Non era tra le mie idee posare come modella, anche perché non rientravo nei canoni estetici della modella canonica, pertanto, l’idea di posare, non mi sfiorava minimamente. Poi son venute fuori le prime modelle curvy, allora ho pensato “vabbè, proviamo!”.

Mi è subito piaciuto, potevo lanciare un messaggio, con la carriera di modella curvy, ossia che non c’è bisogno di essere magre, che non bisogna rispettare forzatamente un canone fisico imposto dalla società. L’ho visto come un messaggio da lanciare. Non mi lascio mai andare alla volgarità, cerco sempre di puntare a creare contenuti interessanti da vedere, per poter lanciare questo messaggio riguardo l’accettazione del proprio corpo.

Non è vera l’equazione “curvy uguale grasso”. Se non si possiede una costituzione particolarmente magra di natura, va bene così. Non bisogna non mangiare o andare a vomitare per raggiungere dei canoni estetici. La fotografia mi aiuta a lanciare questo messaggio.

Poi, mi piace la fotografia, non essere fotografata. Sono molto privata, riservata, ma nel momento in cui mi trovo a fare dei servizi fotografici dedicati a determinate cose, soprattutto all’arte, mi piace cogliere il progetto, l’idea, ciò che c’è dietro e ciò che ne verrà fuori. Realizzo tante foto che sembrano quasi dipinti.»

– Cosa si prova a sapere di essere stata di ispirazione per una bambola?

Lidia Laudani, bambola
Lidia Laudani, bambola

«È bellissima l’idea di essere associata ad una bambola, perché le bambole sono belle, ma anche lì ricade il mio messaggio. La bambola curvy, non è la bambola classica, ricollegandomi al discorso di accettazione del proprio corpo. Poi è stata bella anche la realizzazione della bambola, collegata alla fotografia. È stata scattata una fotografia in 3D da cui sono state prese tutte le misure, le forme per la bambola, che rispecchia perfettamente me.»

– Qual era il suo sogno da bambina?

«Fare la presentatrice. Sto realizzando il mio sogno da bambina. Spesso penso a come sarebbe tornare dalla me bambina e chiederle se sia soddisfatta di ciò che è diventata. Ciò che sto facendo, lo faccio per la bambina che ero. Tutti i sogni che sto realizzando, li sto perseguendo perché lo devo a quella bambina. Sono contentissima perché sto facendo tutto a piccoli passi. Non ho scelto la strada più semplice, magari come oggi, partecipando ad un reality, si giunge subito alla notorietà. Non è tra i miei interessi, non ho mai partecipato ad alcuno di essi. Ho sempre cercato di fare esperienza, di imparare. Ogni anno mi rendo conto di essere sempre un passettino più avanti, restando però sempre con i piedi per terra, con la testa sulle spalle. Questo è quello che volevo fare perché mi piace farlo, non perché mi piace la notorietà. Ribadisco, sono riservatissima, ci tengo alla mia privacy. Le luci della ribalta, gli eventi, le serate, non fanno per me. Mi piace mettermi davanti al pubblico, agli ospiti, scherzare, interagire con loro. Sono soddisfatta degli obiettivi raggiunti.»

– Qual è invece adesso il suo sogno nel cassetto?

«Continuare a fare ciò che sto facendo in modo più professionale possibile. Mi piacerebbe un giorno che ci fosse “Lidia Laudani la presentatrice”, cioè che il mio nome fosse un punto di riferimento. Significherebbe essere diventata davvero “la presentatrice” a tutti gli effetti. Crescere lavorativamente parlando, sempre per me stessa, per perseguire un mio obiettivo, per riuscire a realizzarmi nella mia carriera ufficiale.»

– Quali progetti da realizzare ci sono nel suo futuro?

«Continuare a fare ciò che faccio in modo più serio e professionale possibile. Continuare su questa strada aggiungendo ogni giorno, ogni anno, un tassello in più. Mi occupo di tante cose, ho fatto la speaker, faccio la presentatrice, mi occupo di distribuzione cinematografica, quindi tutto che riguarda i film. Anche questo lavoro, dietro le quinte, dove non si è davanti alla telecamera, ma dietro, occupandosi di distribuzione, mi stimola. Anche in questo campo voglio “essere la migliore”, cercare sempre più di diventare indipendente, una donna in carriera per me stessa, sempre, ma non solo avanti la telecamera, anche dietro.»

La redazione del XXI Secolo ringrazia Lidia Laudani per la cortesia e la disponibilità, cogliendo l’occasione per augurarle una carriera costellata dal successo.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II