Una occasione unica che Napoli e la Campania non si sono lasciate sfuggire. Quando il 5 marzo del 2016 con l’appoggio del governo italiano e del Coni, fu scelta la città del golfo come sede per la trentesima edizione dei giochi delle Universiadi non tutti avrebbero scommesso per un successo della manifestazione. Brasilia, capitale verde-oro e prima destinataria dell’evento rinunciò e il capoluogo campano si trovò la strada spianata per un’avventura che alla fine ha suscitato consenso ed entusiasmo. La nostra città insieme al resto della regione Campania ha accolto ben 10 mila atleti provenienti da tutto il mondo e geniali quanto uniche sono apparse alcune sistemazioni, come ad esempio quelle su alcune navi da crociera, ancorate al golfo di Partenope. Gli impianti grazie soprattutto all’intervento della regione si sono rifatte abbondantemente trucco e parrucco e grazie a questi investimenti le nostre comunità potranno usufruire, da ora in poi, di stadi e palazzetti completamente rinnovati come il San Paolo, l’Arechi, il Vigorito, gli stadi di Cercola, Pagani, Eboli, Nocera, Casoria ed ancora la piscina Scandone, il Palabarbuto e tanti altri impianti che hanno dato un contributo vitale tra sedi che servivano per gli allenamenti e quelli adatti per ospitare la gare. Nonostante qualche salutare e fisiologica preoccupazione dei giorni prima dell’inaugurazione, che hanno contribuito a tenere alta la concentrazione degli organizzatori, tutto è filato liscio e la Universiade napoletana che, ricordiamo, per importanza e numero dei partecipanti è seconda solo alla Olimpiade è da considerarsi un successo. Anche sportivamente è stata eccezionale per i colori italiani, che per numero di ori (15) e complessivi di medaglie (45) sono stati quelli più prolifici tra i paesi europei. Al primo posto nel medagliere svetta il Giappone con 33 ori e 82 podi conquistati, davanti a Russia 22 ori (82) e Cina 22 (43). Prima dell’Italia, anche Stati Uniti e Corea del Sud. Napoli è stata la quinta sede italiana dei giochi e prima ancora era stata la volta di Torino (2 volte), Roma e la Sicilia. Si spera adesso che questa dimostrazione di efficienza tutta meridionale non venga considerata fine a se stessa e si continui a lavorare affinchè le città del sud possano continuare ad ospitare manifestazioni che le procurino visibilità, mettendo in risalto i talenti di ospitalità ed accoglienza che può sfoggiare la gente del mezzogiorno. L’appuntamento per la prossima edizione delle Universiadi sarà nella città cinese di Chengdu nel 2021 e con ancora negli occhi le immagini più belle che hanno caratterizzato le gare a Napoli e provincia, vi rimandiamo alla prossima occasione, si spera non troppo lontana nel tempo, per un’altra manifestazione nella nostra terra; nelle grandi occasioni non delude mai.