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Scendono i prezzi delle banche, salgono i Btp

Da maggio l’andamento del benchmark a 10 anni dei governativi italiani procede in direzione opposta a quella dei prezzi degli istituti bancari italiani. L’accoppiata tra banche e titoli di Stato resta indissolubile, dato che i forzieri degli istituti contengono circa 400 miliardi di titoli governativi della Repubblica italiana.

Per capire tuttavia perché qualcosa nelle ultime settimane si è “interrotto”, nel perfetto allineamento, val la pena guardare a che cosa è successo negli ultimi mesi alle due classi di attivi.

Il calo dallo scorso mese degli istituti, pari circa al 15%, è solo un po’ più vistoso di quello realizzato dall’indice bancario europeo Stoxx, che ha perso il 10% circa.

Le banche italiane per definizione sono più volatili della media del settore, nel bene e nel male. Essendo quello del credito un settore ciclico, di fronte all’emergere di preoccupazioni rispetto a possibili guerre commerciali, i titoli domestici hanno risentito inevitabilmente delle vendite” afferma Riccardo Rovere, analista di Mediobanca.

Bisogna aggiungere però che, dall’inizio del 2019 all’inizio di maggio il settore bancario aveva guadagnato circa il 30%.

Inevitabile che di fronte a questo impressionante rally gli investitori abbiano deciso di andare alle prese di beneficio. Oggi sul mercato italiano si muovono in particolare hedge fund, che agiscono in maniera speculativa, mentre investitori istituzionali o long-only stanno lontani” afferma un altro analista.

Se la ragione della pressione sulle banche italiane, e quindi sui prezzi, è chiara, bisogna capire cosa è avvenuto ai BTp.

La discesa dei tassi dei Treasury, ha accelerato gli acquisti dei bond governativi, contribuendo alla calata dei tassi in tutto il mondo.

Ciò ha spinto alcuni, addirittura, in territorio negativo anche su scadenze decennali, come nel caso dei Bund. I Btp, pertanto, non vivono di vita propria, seguendo un trend globale.

Il fenomeno che coinvolge quindi BTp e banche sembra aver risposto, negli ultimi tempi, a input macroeconomici, piuttosto che a scosse derivanti dall’economia del Paese.

Questo fenomeno non è nemmeno innovativo, dato che si era già presentato un simile divario tra BTp e banche a dicembre 2018, per qualche settimana.

Per questo c’è da scommettere che il legame tra BTp e banche tornerà presto a farsi più evidente” afferma un ulteriore analista.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II