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La scultura in scena a Santa Fede Liberata

L’ Oratorio di Santa Maria della Fede, meglio noto come Conservatorio di Santa Fede o “Palazzo delle Vecchierelle”, sito in via Giovanni Maggiore Pignatelli 2, laddove le mura sono ancora le arterie del cuore di Napoli.

Risorta nel 2015, è divenuto uno dei luoghi più underground per coloro che vogliono provare un itinerario artistico nuovo, tra le stanze del 700′.

Fondato dalla regina Maria Amalia di Sassonia, nel XVI secolo, nel 700′ Santa Fede mutò caratteristiche architettoniche e funzioni, ampliato, non costitutiva più un mero luogo di ritiro penitenziale, ma divenne anche un ospedale e un conservatorio.

Ad oggi, dopo un lungo tempo di abbandono, grazie al molteplice impegno dell’associazionismo vario locale e l’attenzione posta da parte all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, ha trovato una progressiva rinascita, assumendo i caratteri di una “piccola Mecca” cristina per l’arte contemporanea emergente.

Proprio l’arte sarà protagonista domani 13 Giugno 2019, dalle ore 11, con la presentazione della mostra e del catalogo “L’altra Fede”, organizzata dall’entourage della Scuola di Scultura dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli.

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“L’altra Fede” vedrà le vaste sale di Santa Fede colmarsi di un linguaggio temporale continuo, grazie al lavoro dei docenti Raquel Aversano, Rosaria Iazzetta, Pasquale Pennacchio insieme ai giovani allievi della Scuola di Scultura, con allestimenti pronti a sorprendere e dar l’imaginifica riflessione e risposte che solo l’arte sa dare al nostro tempo.

 

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."