Lo scenario politico italiano risulta profondamente trasformato da queste elezioni europee 2019: la Lega esce vincitrice con il 34,33%, seguono il Pd con il 22,69% ed il M5S al 17.08%. 8,79% per Forza Italia, 6,46% per Fratelli d’Italia mentre +Europa-Italia in Comune raggiunge il 3,09%, quindi sotto lo sbarramento del 4%. Salta subito agli occhi la débâcle dei pentastellati, che l’anno scorso erano il primo partito con il 32,68%.
Matteo Salvini ha esultato per gli exit poll attraverso un tweet: “Una sola parola: GRAZIE Italia!”. Pubblica anche una sua foto con un cartello scritto a penna dove si legge “1/o partito in Italia, grazie”.
“Ora testa bassa e lavorare, ma restiamo pur sempre l’ago della bilancia”, commenta Luigi Di Maio, che individua la causa della disfatta subita dal M5S nella “grande astensione al Sud” rispetto alle ultime politiche, in cui i 5 Stelle avevano invece stravinto. Dunque “bisognerà lavorare sui territori”, esorta il leader del Movimento.
Comincia a crederci di nuovo Gentiloni: “Grazie a tutti per il coraggio e l’impegno. Finisce l’inverno dello scontento Pd. Comincia il lavoro per l’alternativa a Salvini e alla maggioranza gialloverde”, scrive su twitter il presidente del Pd. Per il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci, “l’annunciata spallata sovranista in Europa sta fallendo, ed è una buona notizia. In Italia c’è un vero e proprio crollo del M5S che sta perdendo milioni di voti rispetto alle politiche del 2018. La Lega è sicuramente il primo partito ma bisogna vedere alla fine se il governo avrà ancora una maggioranza. In questo contesto il Pd, non solo non è sparito ma conferma di essere in partita”.