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Lazio, che trionfo. La Dea crolla. Gasperini furioso

La Lazio batte 2-0 l’Atalanta e vince la settima Coppa Italia della sua storia. Milinkovic Savic e Correa ammazzano i sogni di gloria dei bergamaschi.

La partita è stata molto maschia, intensa, ritmi sempre elevati, ma grande fair play da parte dei 22 in campo. Nel corso del primo tempo capita all’Atalanta l’occasione più importante: palo colpito da Djimsiti con deviazione di mano di Bastos, già ammonito. È su questo episodio che si scatena l’ira di Giampiero Gasperini alla fine della partita, a suo modo di vedere falsata: “È un episodio di una gravità inaudita. È un rigore molto chiaro e c’era anche il secondo giallo: ha determinato la vittoria della Coppa Italia. Fare questo all’Atalanta è vergognoso, toglie credibilità al Var. È un brutto episodio per il nostro calcio e non si può non vedere. Non ci sono dubbi di interpretazione, a questo punto togliamo il Var. C’è un rigore, un’espulsione e una squadra che deve giocare in dieci più di un’ora di una finale di Coppa”.

Ben diverso l’umore dalla parte dei biancocelesti, i quali, con la vittoria della Coppa Italia, si assicurano un posto in Europa League ed andranno a giocarsi la Supercoppa italiana contro la Juventus. Insomma, un successo che fa assumere alla stagione della Lazio ben altro sapore. Una sconfitta avrebbe consegnato alla storia un’annata da dimenticare.

Preoccupa i tifosi l’atteggiamento di Simone Inzaghi, in quanto, nel post partita, alla domanda sul suo futuro, ha glissato concentrandosi sul momento di celebrazione e complimentandosi con i propri ragazzi.

Parole al miele quelle del presidente Claudio Lotito nei confronti del tecnico biancoceleste: “Per me Inzaghi è un figlio adottivo, non è mai stato in discussione nonostante i momenti difficili. Solo voci giornalistiche”.

È stata anche la finale di Milinkovic Savic, subentrato al 78′ al posto di Luis Alberto e autore del gol che ha sbloccato il risultato, giusto 3 minuti dopo dal suo ingresso in campo. Il serbo non ha ripetuto la grande stagione dell’anno scorso, ma nel momento più importante si è fatto sentire, consegnando, di fatto, il trofeo alla Lazio.

Encomiabile anche il rendimento di Correa, autore del gol (strepitoso) del 2-0 che ha spento definitivamente i sogni dei bergamaschi. L’argentino ha disputato una stagione tra alti e bassi, ma, quando in forma, ha dimostrato di avere qualità tecniche non indifferenti, e la rete di ieri ne è la chiara dimostrazione. Chissà se per lui potrebbe scatenarsi un’asta di mercato la prossima estate.

Per l’Atalanta svanisce il sogno, ma per i nerazzurri la stagione non finisce qua, c’è ancora una qualificazione Champions da conquistare. Qualora dovesse arrivare, si potrebbe ugualmente dire che Gasperini ed i suoi ragazzi avrebbero scritto la storia.