Quando pensiamo alla Germania ormai dobbiamo dimenticare quello stereotipo biondo, occhi azzurri di nome Hans Müller oppure Otto Mann.
Se per il 2017 i nomi come Paul e Marie sono stati quelli maggiormente scelti dalle coppie tedesche, per quest’anno si è avvertita una variazione orientalizzante per la scelta onomastica dei nascituri.
Secondo lo Gesellschaft für deutsche Sprache, ente di statistica nazionale tedesco, dei 22.177 bambini nati a Berlino nel 2018, 280 sono quelli che portano il nome del Profeta della religione Islamica.
Proprio Berlino si è classificata come prima città tedesca per bambini con il nome Mohammed. Nella speciale classifica, Brema si è classificata terza in questa speciale classifica.
Tale dati forniti dall’ente sono anche testimonianza della maggior proliferazione tra le famiglie musulmane rispetto a quelle cristiane o di altre confessioni.
Su questo fattore, la religione incide e non poco, in quanto l’osservanza prevede tra i precetti, -pilastri- l’accrescimento della comunità -Umma-.
Inoltre c’è da segnalare, come il nome non detenga uniformità ortografica. Segno anche della stessa distribuzione sociale delle famiglie soprattutto islamiche e le varie etnie annesse presenti nello stato tedesco.
Oltre al fenomeno spirituale, in molti hanno attribuito anche al successo del nome i meriti sportivi e numerosi followers d’origine magrebina o islamica del campione egiziano in forza al Liverpool, Mohammed Salah.
Elemento certo vige nel cambiamento del vecchio continente dinanzi a nuove culture.