La principale immagine dell’antica Roma, nel senso comune, spesso ricade in una sola figura, quella dell’imperatore, facendo anche confusione ed annoverare tra questi anche il grande condottiero, nonché padre e precursore della futura evoluzione dell’assetto realizzata da Ottaviano Augusto, Giulio Cesare.
Nella storia di Roma, infatti gli imperatori hanno racchiuso epoche nella fase imperiale che ancora oggi sono oggetto di discussioni, tra questi soprattutto della dinastia Giulio-Claudia. Il progetto di resurrezione della Césares de Roma, attraverso le sue ricostruzioni artistiche iperrealiste riesce a destare nuovamente la curiositas verso la storia antica.
La Césares de Roma, dopo il successo conseguito per l’ultimazione dei volti del Cesare per eccellenza, Giulio e di Nerone, l’imperatore più istrionico della sopracitata dinastia, si avvia ad ultimare uno dei princeps maggiormente rinomati della storia di Roma, Caligola.
Gaio Cesare, soprannominato Caligola, ovvero “stivaletto” -dal latino caligarus- a causa della presta frequentazione dei campi di battaglia, in quanto figlio del Germanico fu precocemente assegnato alla guida dell’impero all’età di 24 anni, governando tra gli anni 37 d.C e 41 d.C. Benché scarse siano le notizie derivanti da Tacito, il ritratto di Svetonio Tranquillo, nelle sue De Vitae Cesarum, è stato davvero funzionale alla ricreazione del volto.
Costruito in silicone, è stato tra gli imperatori il cui volto ha presentato maggiori difficoltà, proprio a causa della scarsità delle fonti su i suoi tratti somatici.
Caligola infatti è passato alla storia per il suo governo d’ispirazione orientale, con pose semidivine di tipo alessandrino, arrivando a richiedere una sudditanza come a Giove, fino al profondo disprezzo per il Senato.
Le scelte, come ha riferito lo stesso ente che si è occupato della ricostruzione del volto, ha optato per un carattere selettivo di tipo genetico, ipotizzando i lineamenti di altri suoi nonni e zii, fino a scegliere determinate policromie per il tratteggio dei lineamenti del viso, la carnagione e per il colore dei capelli, caratteri somatici che si ignorano totalmente.
Biondo cenerino, con una barba aurea e velata, occhi azzurri e decisi che non lasciano trasparire la sua freddezza nel commettere intrighi e adulteri ne tanto mento la sua crudeltà.
Nessuna ruga data la giovane età in cui fu assassinato, o ferita nonostante la frequentazione delle spedizioni di guerra, Caligola appare come un giovane romano di alta società romana.