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Salvini richiama Di Maio sulle alleanze alle europee

È ancora aria di tempesta tra i due ministri Salvini e Di Maio che non riescono a raggiungere un accordo in materia politica, da oggi sono difatti sorti problemi anche nel campo elettorale.

Se Salvini ha già decretato i partner dell’alleanza alle elezioni europee, Di Maio esprime tutto il suo disappunto per una scelta avventata che includerebbe tra gli alleati anche alcuni negazionisti.

Il ministro lombardo allora ha sfogato la sua rabbia, affermando testuali parole: “Io lavoro, io rispondo col lavoro, con i fatti. Questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani venusiani… i ministri sono pagati per lavorare. Io sono pagato per mantenere ordine pubblico e sicurezza”.

Per Matteo Salvini il fine è il lavoro, senza perdersi in inutili chiacchiere e illazioni, occorre difendere e proteggere il Paese, ma Di Maio replica subitamente che la deriva ultradestra della Lega è innegabile e potrebbe a lungo andare nuocere all’Italia.

Di Maio prosegue asserendo che, in realtà, i due non sono quasi mai discordi o disuniti quando si tratta di lavorare e passare ai fatti, le loro divergenze diventano però evidenti nel momento in cui devono scendere in campo le loro ideologie.

“Questo governo, quando lavora sui fatti lavora bene, e io lavoro benissimo con Salvini e la Lega. Abbiamo problemi quando parliamo di temi ideologici che a volte sono di ultradestra”, chiarisce Di Maio, rievocando anche episodi accaduti nel corso del Congresso di Verona, in merito a diverse questioni sul ruolo e sull’importanza della donna.