La nuova legge riguardante la presentazione delle certificazioni vaccinali, riguardo la quale si è molto discusso negli ultimi tempi.
La commissione per la sanità al senato si è ultimamente riunita per discutere dell’emendamento il quale cancellerebbe l’obbligo delle certificazioni vaccinali, necessarie per l’iscrizione alla scuola.
L’atto è stato firmato dalla vicepresidente leghista della commissione, Maria Cristina Cantù e dal presidente Pierpaolo Sileri del Movimento 5 Stelle.
“Non sarò mai complice per una morte che potrebbe essere evitata grazie all’utilizzo dei vaccini! Mentre ancora oggi un neonato è morto di pertosse, un ennesimo tentativo di stravolgimento del Disegno di Legge sui vaccini all’esame in Senato, provoca disorientamento e indignazione. Mi spiace constatare che da parte di autorevoli voci di parlamentari amici e medici, vengano assunte posizioni così in contrasto con indiscutibili indicazioni scientifiche alle quali è solo doveroso attenersi, senza possibili spazi di dissenso”, afferma il parlamentare Giorgio Trizzino.
Simile a quella di Trizzino è l’opinione della senatrice grillina Elena Fattori, la quale afferma di unirsi “all’appello del collega, affinché l’emendamento del M5S che cancella la necessità del certificato vaccinale per l’iscrizione a nido e materna venga ritirato. L’Oms ha incluso l’esitazione vaccinale tra i pericoli per la salute mondiale del 2019 e nel nostro Paese si piangono ancora morti per malattie che non dovrebbero essere più in circolazione. Per questo occorre dare messaggi univoci e chiari e fondati sulle regioni della medicina e della scienza. La salute dei bimbi e soprattutto dei più piccini e dei più deboli non può essere sacrificata a logiche di equilibri politici e ad ambizioni elettorali”.
La volontà della maggioranza di modificare la legge riguardo l’obbligo di presentazione dei certificati vaccinali è ormai noto da tempo, altresì ribadita non appena il nuovo governo ha ricevuto l’incarico.
Sulle metodiche ci sono però opinioni disparate. L’obbligo flessibile, accennata dalla ministra Giulia Grillo prevede la valutazione delle coperture all’interno delle varie regioni, per decidere se mantenere o meno l’obbligatorietà di presentazione dei certificati vaccinali.
La questione conferma le previsioni, secondo le quali bisognerà dedicare molto tempo per il cambiamento del decreto Lorenzin.