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Pompei: ritrovato un Termopolio di duemila anni fa

Pompei, è stato portato alla luce, un altro meraviglioso particolare proprio della quotidianità pompeiana di duemila anni fa; infatti, nella Regio V, all’interno del parco archeologico, è emerso un Termopolio perfettamente affrescato.

Il Termopolio è stato ritrovato all’incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi, zona compeltamente riemersa del cantiere di scavo.

Non è l’unica scoperta riemersa negli anni, testimonianza pulsante della storia e della cultura, proprie di Pompei. Ogni scoperta è un vero e proprio spettacolo che continua a sorprendere e meravigliare per grandezza e significato.

Il Termopolio portato alla luce, che rappresenta una sorta di tavola calda dei giorni nostri, è solo parzialmente visibile, in quanto è posizionata lungo uno dei fronti interessati ancora oggi dalle operazioni di messa in sicurezza e consolidamento del Grande Progetto Pompei.

All’interno dei Termopoli si servivano bevande e pietanze calde, le quali erano poi conservate in alcune giare di grandi dimensioni, incassate nei banconi per la mescita; a tal proposito a Pompei sono stati rinvenuti circa 89 banconi di questo genere, che i numerosissimi turisti in visita ogni anno, possono ammirare in tutto il proprio splendore.

Il nome Termopolio non è un’accezione del gergo comune e quindi, spiegarne il significato può aiutare a comprendere la magnificenza della scoperta fatta a Pompei. La struttura dell’esercizio commerciale, appunto del Temopolio, solitamente era semplice e piuttosto funzionale; caratterizzata da un bancone affacciato sulla strada, dove si possono notare delle grandi giare murate, all’interno delle quali venivano conservati i cibi da servire, e le bevande.

Il Termopolio riemerso nella regio V è riccamente affrescato, con novizia di particolari; le decorazioni raffigurano  Nereide a cavallo, in un ambiente marino, presumibilmente un fondale, in cui si riconosce la vividezza di alcune cromie utilizzate. Un’altra delle decorazioni raffigura scene di quotidianità all’interno di una bottega, una sorta di insegna commerciale, posta su uno sfondo giallo, perfettamente conservato.

La grandezza della scoperta del Termopolio a Pompei, è sottolineata anche dalla direttrice ad interim, Alfonsina Russo, che a tal proposito ha dichiarato: “Per quanto strutture come queste, siano ben note nel panorama pompeiano, il rinnovarsi della loro scoperta, con anche gli oggetti che accompagnavano l’attività commerciale e dunque la vita di tutti i giorni, continua a trasmettere emozioni intense che ci riportano a quegli istanti tragici dell’eruzione, che pur ci hanno consegnato testimonianze uniche della civiltà romana”.