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#Failaprimamossa, prevenzione contro le ossa fragili

Avviata la grande campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione della fragilità ossea a Milano, da 10 società scientifiche in cooperazione con Federfarma, Anmar Onlus e Senior Italia Federanziani nonché con il supporto di Abiogen Pharma e Italfarmaco.

La campagna è volta a favorire la prevenzione dell’osteoporosi, che colpisce in Italia quattro milioni di persone.

“Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza di salute destinata a crescere nei prossimi anni quando i ‘baby boomers’, i nati negli anni ’50, raggiungeranno i 70 anni, età con un rischio elevato di avere una frattura da fragilità e con un netto incremento dei costi per il sistema sanitario. È proprio la prima frattura da fragilità l’elemento di svolta che trasforma l’osteoporosi da condizione di rischio a malattia severa perché dopo c’è il rischio di avere altre fratture da fragilità che possono portare al peggioramento dello stato di salute della persona e ad una progressiva perdita di autonomia e qualità di vita”, ha affermato Stefano Gonnelli, professore ordinario di Medicina Interna all’Università di Siena, nonché membro del Coordinamento Scientifico dell’iniziativa.

Le fratture da osteoporosi sono la maggiore complicazione della patologia, a causa del limite che esse impongono alla deambulazione, del dolore cronico e della perdita di indipendenza del paziente, aumentando anche il tasso di mortalità ad esse associato. Solo nel 2017 sono state 560mila le nuove fratture da fragilità in Italia, delineando una spesa per il sistema sanitario pari a 9,4 miliardi di euro.

“Come tutte le malattie reumatiche l’osteoporosi è molto impattante sulla vita quotidiana un nostro studio ha rilevato che nel 2012 sono andate perse 24 milioni di giornate lavorative, dato che indica anche qual è il costo sociale della malattia. Con questa campagna vogliamo informare soprattutto quei pazienti che non sanno di avere la malattia perché magari non parlano con il proprio medico o perché cercano informazioni in blog dove ci sono notizie approssimative e a volte non attendibili”, afferma Silvia Tonolo, presidente Anmar, Associazione Nazionale Malati Reumatici Onlus.

Nel 2030, in assenza di strategie preventive, esse aumenteranno del 22,6%, innalzando la spesa sanitaria fino a quota 11,9 miliardi.

“Il problema è che l’osteoporosi è spesso considerata, anche in ambito scientifico, una ineluttabile conseguenza dell’invecchiamento, ma questo non è vero. È la frattura da fragilità l’evento che certifica la malattia, è la conseguenza del depauperamento del tessuto scheletrico e non deve essere considerato un fatto inevitabile in tutti gli anziani. La prevenzione della malattia si può iniziare già da giovani, ma deve essere attuata obbligatoriamente quando arriva la prima frattura da fragilità – precisa Minisola, che è anche membro del Coordinamento scientifico dell’iniziativa – occorre ricordare che il raggiungimento del picco di massa ossea può essere influenzato da una adeguata alimentazione a base di calcio, vitamina D e proteine, e da un’adeguata attività fisica. Dopo i 50 anni bisogna fare un’adeguata anamnesi che permetterà di cogliere alcuni importanti fattori di rischio come la familiarità, la magrezza, il fumo e l’assunzione di farmaci quali il cortisone. E solo nei casi in cui c’è il rischio elevato di frattura il medico prescriverà farmaci specifici” ha affermato Salvatore Minisola, professore Ordinario di Medicina Interna all’Università La Sapienza di Roma, commentando la scarsa informazione riguardo le cause della fragilità ossea.

Testimonial della campagna è l’attrice e regista Laura Morante, protagonista di un spot che sarà in onda da marzo sulle principali reti nazionali.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II