Ischia si oppone al circo con gli animali, e lo fa con un sit-in di protesta, e con una raccolta firme che ha registrato l’adesione di ben cinquemila persone. Cittadini stanchi di vedere animali costretti a subire soprusi e fortemente strumentalizzati. È con queste premesse che l’isola d’Ischia dice no al circo con gli animali, trasformando l’iniziativa in una vera e propria “battaglia di civiltà”.
“Gli animali non si divertono!” E Ancora “No al circo!” Questo lo striscione apparso in prossimità dell’area dove da oggi 15 febbraio fino al giorno al 24 di questo mese, il circo Lidia Togni. Striscioni fortemente evocativi, e soprattutto numerose persone, accorse lì, nell’area dove si svolgeranno gli spettacoli, per dire basta all’utilizzo di animali, esseri viventi che meritano rispetto, e non dovrebbero in nessun caso essere utilizzati.
“Spettacolarizzare lo sfruttamento di un essere vivente, guadagnando soldi per altro, non è più ammissibile”, sottolinea con fermezza denuncia Luigi Mennella, tra i sostenitori dell’iniziativa che ha il sostegno dell’Enpa, l’ente nazionale per la protezione animali; “Il Circo è fatto di persone, di grandi artisti e di magia vera, non di tristi rappresentazioni e angoscianti retroscena”. Un monito importante e fortemente evocativo, che si tramuta nella consapevolezza di evitare un vero e proprio scempio.
Naturalmente la “battaglia di civiltà” contro il circo con gli animali, non riguarda solo Ischia, ma dev’essere interpretata come nuova forma di spettacolo, un circo nel quale non vi sono animali, ma solo persone; ad Ischia, il dissenso contro il circo con gli animali, vede un forte coinvolgimento dei cosiddetti social network, dove da giorni vengono postate foto di affissioni abusive, container nei quali probabilmente sono trattenuti gli animali, e dove si chiede aiuto alle istituzioni.
Purtroppo non esistono veri e propri interventi amministrativi ed istituzionali che vietino tali attività, ma si auspica che il dissenso di Ischia, possa costituire un esempio di civiltà e rispetto e gettare le basi per l’approvazione di leggi che vietino il circo con gli animali.