L’arte è spesso ridotta ad una questione economica, soprattutto in tempi moderni. Oggi anche la street art è precipitata nel pozzo dell’ economia del mercato.
Fortunatamente esistono alcuni artisti che irrompono sulla scena con opere meravigliose, riuscendo spesso ad uscire fuori dagli schemi tradizionali.
Uno di essi è Jorit.
“Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l’erba, la gioventù. L’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro.”
Scampia, periferia di Napoli, la tela scelta dallo street artist Jorit per la sua ultima opera, presentata sulla sua pagina Facebook proprio attraverso questa citazione di Pier Paolo Pasolini.
Il suo ultimo murale, condiviso seppur non fosse ancora terminato, è dedicato proprio al più grande intellettuale del Novecento italiano, Pier Paolo Pasolini, il cui volto campeggia adesso all’esterno della stazione della metropolitana di Scampia, rivolgendo il proprio sguardo magnetico sulla periferia.
Per preannunciare l’opera, lo street artist, aveva già precedentemente scritto al di sopra di un muro bianco una diversa citazione tratta da “Lettere Luterane”, come suo solito agire.
Significativa la scelta di Jorit, in quanto lo stesso Pasolini, a suo tempo, decise di dedicare ad un ipotetico scugnizzo napoletano di nome Gennariello, un ‘trattatello pedagogico’, il quale è stato poi successivamente inglobato all’interno della sua opera più ampia “Lettere Luterane”.
In esso, il Pasolini si sentì libero di poter descrivere e raccontare il forte rapporto che lo legava alla città di Napoli, da egli definita come “ultima metropoli plebea, l’ ultimo grande villaggio”.
L’artista napoletano di origini olandesi ha voluto donare anche al Pasolini un segno di riconoscenza, rappresentando anche sul suo volto i segni rossi caratteristici delle sue opere artistiche e che, per l’artista, sono il segno dell’appartenenza alla Human Tribe, la grande tribù costituita da persone differenti, non tutte appartenenti al mondo delle persone famose, alcune pressoché sconosciute, che sono state in grado di dimostrare nel corso della loro vita di essere umani.