L’Aula della Camera riprende l’esame della Manovra economica, su cui oggi si giungerà al voto finale. Restano ancora da esaminare tutti i 244 ordini del giorno riguardante il testo, dopodiché si passerà alle dichiarazioni di voto finali.
Nella mattinata di ieri, al sit-in del Pd davanti alla Camera, oltre duecento militanti cantano “Bella Ciao” e accolgono incitandoli a svegliarsi i deputati dem che escono da Montecitorio per andargli incontro e mescolarsi con loro. Graziano Delrio ringrazia e dice “Italia apri gli occhi” definendo “Di Maio e Salvini autisti ubriachi di un bus che ci porta a sbattere”.
Nell’Aula della Camera invece, i deputati di Forza Italia indossano improvvisamente dei gilet azzurri con scritte come “basta tasse” e “giù le mani dal no profit”. Gilet azzurri in segno di opposizione, affiancandosi così ai dem nella protesta contro il governo.
“Nessuno deve sottovalutare la gravità assoluta di quello che sta succedendo alla Camera nel metodo e nel merito – fa sapere Berlusconi -. Questa legge di bilancio aumenta le tasse, attacca le pensioni e il no profit. È una manovra che ipoteca il futuro dei giovani, ruba la pensione agli anziani, punisce chi fa del bene. Un mix di pauperismo e dilettantismo che l’Italia non può permettersi di subire a lungo”. I capigruppo della Lega commentano le proteste: “Ridicolo e inspiegabile l’atteggiamento di Forza Italia”.
Ieri la Camera, in terza lettura, ha dato l’ok alla fiducia al governo sulla manovra economica. I sì sono stati 327, i no 228, un astenuto. L’ok definitivo alla manovra, con il voto finale, è atteso per il pomeriggio.
Alle proteste di Pd e Forza Italia Di Maio replica: “Non vogliono aiuti ai poveri”.
Allarme invece all’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani): “La manovra costringerà i sindaci ad aumentare le tasse o tagliare i servizi”, avverte il presidente e sindaco di Bari Antonio De Caro.
Salvini intanto smentisce le ipotesi di rimpasto come “surreali e totalmente false”. E afferma che “squadra che vince non si cambia”.