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Cavani – Neymar! C’eravamo tanto “odiati”.

Tom e Jerry? Nooo? Così teneri e i visini simpatici…! Allora Caino e Abele? …nemmeno; questi non sono fratelli e poi nessuno dei due da l’impressione di voler fare da vittima sacrificale all’altro. Facile allora: Cavani e Neymar. Ecco si…! Proprio di loro si vuole parlare, di loro e di quest’amicizia che non vuole sbocciare tra i due campioni del PSG. L’eroico e generoso presidente Nasser Al-Khelaifi si è reso conto forse troppo tardi di aver messo in un pollaio due “galli” che non potranno mai convivere in pace e che questa malsana convivenza non aiuta certo la squadra, che se nel campionato francese domina tranquilla, in Champions non può permettersi  di presentarsi ai prossimi,decisivi impegni con lo spogliatoio al cui interno ci sono conti da regolare. L’ultimo capitolo di questa guerra, nemmeno tanto fredda fra i due, si è avuta in occasione dell’amichevole giocata tra Brasile e Uruguay vinta dai verdeoro (1-0), quando al minuto 85 l’ex Napoli interviene sul Gaucho con un entrata davvero poco tenera che ha scatenato una reazione nel suo “scompagno” di club quanto meno sdegnata e poco propensa ad accettare le scuse, peraltro non sentitissime dell’asso uruguagio. Un bel caso davvero per i parigini anche se il matador ha subito provato a stemperare:”faceva caldo, ma alla fine tutto tranquillo”, sono state le parole d’obbligo mentre dalla sponda brasiliana, il silenzio non promette di certo cenoni di fine anno in compagnia del collega-rivale, che d’altro canto dopo aver dovuto “portare borsa” a quell’altro “simpaticone” di Ibrahimovic nei suoi primi anni francesi, proprio non ci pensa a piegarsi alle “moine” protagonistiche del “Pelè bianco”. E allora? Be allora c’è chi giura che le cose abbiano preso  una piega poco favorevole al vecchio idolo partenopeo e a far pendere la bilancia sia oltre i 222 milioni di motivi plausibili, anche all’atteggiamento della squadra parigina  che affida palloni e speranze quasi sempre ai piedi fatati di Neymar e all’esuberanza inarrestabile del baby campione del mondo Mbappè, che pure in quanto a valutazione non può certo dire di valere bruscolini. La società dello sceicco continua a dichiarare incedibile Cavani, ma si ha come l’impressione che nè i dirigenti, nè la scarsa forza d’impatto dell’allenatore Tuchel, possano riparare questa crepa, che secondo il buonsenso dilagante potrebbe sanarsi solo con la cessione dell’attuale anello debole della catena. Edinson, infatti, in quest’inizio di stagione  ha segnato molto di meno rispetto agli altri anni e non è più titolare inamovibile. Tutte ragioni valide per pensare ad un futuro lontano da Paris, che a tutt’oggi sembra ammaliata dalla stella brasiliana la cui luce ha quasi bruciato i ricordi degli anni eccezionali trascorsi in Francia dal Matador.