Alla vigilia dell’incontro mister Gattuso l’aveva preannunciato, che il match della serata appena trascorsa, sarebbe stato di fondamentale importanza, per agguantare il gruppetto di squadre che lottano per qualificarsi alla prossima Champions League, una partita che sin dall’inizio ha visto come unico protagonista Suso, autore del goal che apre le marcature, onnipresente nelle gerarchie di gioco e sempre più al centro del progetto del club di via Aldo Rossi
Nonostante l’immediato vantaggio, i rossoneri creano ed inventano, impensierendo più di una volta il portiere del Genoa Radù, quest’ultimo reattivo e sempre pronto a sventare gli attacchi rossoneri, l’unico giocatore del Milan a non convincere è Tiemoue Bakayoko, ennesima prestazione deludente, per un giocatore che mostra degli evidenti limiti atletico/tattici, quasi inadatto per giocare in serie A.
Nella seconda frazione di gioco calano i ritmi partita e la squadra rossonera inizia ad arretrare il suo baricentro, concedendo molto spazio alla manovra offensiva degli avversari, da cui nasce il clamoroso pareggio del Genoa, un autentico pasticcio della difesa targato Bakayoko/Romagnoli, il primo commette un errore madornale ed il secondo sfortunato perché devia la traiettoria della sfera beffando il suo compagno di squadra Donnarumma.
Proprio nel momento in cui la squadra gestita da Gattuso sembrava brancolasse nel buio, Romagnoli coadiuvato da un’uscita sconsiderata del portiere genoano, si carica il peso della squadra sulle spalle, segnando un goal che reinventa le leggi della balistica e consegnando cosi tre punti preziosissimi per la corsa all’europa che conta.
Il mister calabrese ora può rifiatare e godersi la quinta vittoria in questo campionato, in attesa di preparare i suoi per l’ostica trasferta alla Dacia Arena contro l’Udinese, dove il Milan non può concedersi l’agio di commettere ulteriori passi falsi, visto e considerato che l’11 novembre i rossoneri ospiteranno tra le mura amiche la Juventus dell’ex commissario tecnico Massimiliano Allegri.