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La Fontana di Capodimonte tornerà ad incantare

Lo splendido bosco di Capodimonte potrà di nuovo vantare la sua storica Fontana del Belvedere: grazie ai fondi stanziati da Ferrarelle SpA, l’impresa Centanni Restauri effettuerà dei lavori completamente eco-sostenibili per rendere di nuovo visibili i giochi d’acqua tanto cari ai napoletani.

A capo dei lavori, l’architetto De Angelis: si inizierà con l’eliminare alghe, funghi, muschi e piante che hanno danneggiato la fontana, poi ci saranno il consolidamento della coesione, il fissaggio delle pietre e la rimozione del calcare, delle croste nere e dei residui biologici. Verranno riparate tutte le lesioni, la vasca sarà resa impermeabile e gli impianti idrici saranno ripristinati per permettere gli originali giochi d’acqua della fontana.

Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, si dichiara entusiasta dell’iniziativa: “Non avrei potuto immaginare uno sponsor migliore, così legato all’acqua e alla bellezza che questa può creare. Grazie a Ferrarelle la Fontana ritroverà la sua limpidezza e la piena funzionalità dei suoi giochi d’acqua. La missione ambientale del Bosco di Capodimonte, il più grande polmone verde della città, è affine ai valori aziendali di Ferrarelle, che ha posto il tema della sostenibilità ambientale al centro del proprio fare impresa. Questo ci fa capire che il mondo è fragile e che la sua bellezza dipende da noi”.

“Il supporto che la nostra azienda ha deciso di fornire al Museo di Capodimonte è mosso dalla volontà di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale del nostro territorio, rispondendo al dovere in cui crediamo fortemente di restituire e creare valore in primis per la terra in cui la nostra azienda ha sede e radici. Siamo convinti che la vitalità di un’azienda non si possa più misurare guardando soltanto al profitto, per questo in Ferrarelle la vitalità prende anche la bellissima forma del sostegno alle arti e alla cultura, tra le nostre molteplici attività di Responsabilità Sociale d’Impresa”, spiega il Vicepresidente e Consigliere Delegato alla CSR Ferrarelle SpA, Michele Pontecorvo Ricciardi.

Tale progetto di restauro è particolarmente importante anche perché contribuirà a dare informazioni utili a risalire all’autore della Fontana stessa, che ancora oggi è sconosciuto.

Costruito tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, inizialmente il monumento si trovava in un’altra zona del bosco, presso il giardino della fruttiera. Nel 1885, durante il regno di Umberto I di Savoia, fu spostato sul lato orientale della reggia, al centro della zona del Belvedere, punto dal quale si può ammirare un ampio scorcio panoramico di Napoli. Al centro della vasca troneggiano quattro figure di marmo: due tritoni e due divinità fluviali che reggono una conchiglia con una pigna centrale dalla quale zampilla l’acqua.