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Tre sull’altalena – Sole e mezzanotte club Ischia

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“Tre sull’altalena”

Regia: Giuseppe Iacono

Scenografie: Jean Manuel Martinez

Con: Giuseppe Iacono, Cenzino Di Meglio, Aaron Insenga e la partecipazione di Rosa Inserra

Tre sull’altalena è una commedia teatrale scritta nel 1990 da Luigi Lunari nonché il testo più conosciuto del suo teatro; tradotto in ventisei lingue è correntemente rappresentata in tutto il mondo.

Giovedì 23 agosto 2018 la celebre commedia teatrale, di Luigi Lunari, Tre sull’altalena, è stata portata in scena nell’ambito della Rassegna Music & Theatre Summer Rrevew 2018 presso l’arena del Sole e Mezzanotte club di Ischia.

Al centro di una stanza tre uomini, un capitano dell’esercito, un professore e il proprietario di un’industria, tutti e tre si trovano nello stesso posto, nel medesimo momento, in una situazione che sin dal principio appare strana, per poi sfociare in un vero e proprio paradosso contornato ed accompagnato da svariati aforismi, citazioni, battibecchi, interrogativi pungenti. D’improvviso un allarme, un’esercitazione anti – inquinamento, che costringe i tre personaggi, nettamente diversi tra loro, a trascorrere una notte all’interno di quella che sembra essere la hall di un albergo, ma che potrebbe anche essere la casa editrice che uno dei personaggi cercava, oppure un ufficio, secondo la visione del capitano dell’esercito.

La regia dello spettacolo è accorta, non solo ai movimenti scenici, ma anche gradazioni di toni, luci e ombre sono ben realizzate. Gli attori, Pietro Cenzino Di Meglio, Aaron Insenga e Giuseppe Iacono, rendono vive e soprattutto dinamiche le parole che pronunciano, sfumandole di emozioni e contorni filosofici, in un filo sottile che oscilla tra razionalità e irrazionalità. Ogni gesto appare sapientemente studiato, anche gli approcci narrativi tra i tre personaggi, notevolmente ed oggettivamente diversi tra loro, sono precisi e netti.

Sulla scena, assolutamente essenziale, delle comuni sedie da ufficio, quattro porte (realizzate dallo scenografo Jean Manuel Martinez) di cromie dissimili, una piccola scrivania con un apparecchio telefonico che funziona solo per ricevere, un elenco del telefono di Singapore e un minibar bianco capace di contenere, a seconda del desiderio personale, qualsiasi cosa si cerchi, perfino una cioccolata calda, a comprovare che i vari punti di vista individuali rendono dissimile uno stesso oggetto.

Nel finale, un improvviso e inaspettato coup de théâtre, che porta a dubitare ancora.

In Tre sull’altalena il paradosso è onnipresente, tra dialoghi rapidi e colmi di oggettività, pensieri, interrogativi, illogicità e anche incongruenze, in uno spazio dissociato, in una dimensione temporale assente. La forte razionalità che caratterizza il testo narrativo, è resa meno “pesante” da una ben distinta ironia, che permette di ascoltare e lasciarsi coinvolgere, senza appesantire lo spettacolo. Ci si interroga sul senso della vita, un senso che probabilmente non verrà mai fuori, mai spiegato.

Nel corso dello spettacolo, sono numerose le citazioni auliche, tra cui quelle di Leibniz, Schopenhauer, Kant, Epicuro, Parmenide, Shakespeare, Vico, Cartesio, Voltaire, distribuite in un contesto pluritematico, in cui tutto oscilla tra ipotesi e realtà.

Tre sull’altalena è uno spettacolo di forte risonanza, apprezzato dal pubblico ma anche dalla critica, tradotto in ben ventisei lingue, dunque un’opera non semplice da portare in scena. Il regista Giuseppe Iacono sottolinea di aver provato molto spesso questo spettacolo; affermando di apprezzare molto il testo, definito incalzante e di successo.

Grazie al sapiente lavoro del regista Iacono e alla bravura degli attori, Pietro Cenzino Di Meglio, Aaron Insenga, (lo stesso regista Iacono) e con la partecipazione di Rosa Inserra, la fine intelligenza di Luigi Lunari viene perfettamente fuori in questo spettacolo, in un’opera fortemente dinamica, ben costruita, per niente banale.