Il 9 agosto 1930 viene trasmesso il primo cartone animato, Dizzy Dishes, in cui appare il personaggio di Betty Boop, la cui immagine si è sempre ben distinta all’interno del panorama dell’animazione americana.
Autoironica e sicura di se stessa, il personaggio ha rappresentato una completa innovazione per le convenzioni di quegli anni.
Betty Boop nasce da un’idea dei fratelli Fleischer.
Capellli neri, corti e con la frangia, abito scuro aderente, sale scoperte, la giarrettiera in mostra e orecchini a cerchio, sono questi i tratti distintivi di Betty Boop, ripresi in tutto il mondo, ancora oggi, su abiti e oggetti vintage.
Dal suo nome deriva quello della famosa mina antiuomo tedesca Schrapnellmine in uso nella seconda guerra mondiale, nel suo soprannome inglese di “Bouncing Betty”.
Figura quella di Betty Boop che ha sempre avuto un fascino e un’aurea particolare: particolare ed elegante, una vera e propria icona del tempo, provocante ad audace, seducente e dall’aria simpatica. In gergo è definita flapper, ossia ragazza alla moda.
Il debutto di Betty Boop, avvenne il 9 agosto del 1930, in un cartone in bianco e nero della durata di sei minuti, dove appare come una barboncina.
Ideato nel 1930, realizzata nel 1932, dalla fantasia dei fratelli Fleischer. Nei primi anni trenta, ebbe la voce dell’attrice Ann Little.
A seguito delle tante critiche ricevute, soprattutto da parte del mondo conservatore, ritenuta “estremamente fuori dai canoni”, (troppo seducente) Betty Boop abbandonò gli schermi nel 1939.
9 agosto: un personaggio destinato a fare storia
Nonostante si tratti di un personaggio seducente e provocante, considerata una era e propria sex symbol dell’animazione americana, Betty Bopp nel tempo ha conquistato popolarità e valore, diventando un personaggio di spicco anche per gli anni successivi, ancora oggi molto amata.
Nel 1989 Betty Boop appare sulla copertina del primo album di Francesco Baccini e nel 1990 in quello di Ligabue.
Betty Boop, è unica nel suo genere, infatti, a differenza di Olivia in Braccio di ferro o Minnie, l’importanza del personaggio non era collegata alla relazione con un personaggio maschile cui potesse essere legata, ma ad essere famosa e fulcro della popolarità era lei: vera e propria star dello show.