80 anni dalla nascita di Dario Argento. Il celebre cineasta romano è figlio di Salvatore Argento, produttore cinematografico di origini siciliane, e di Elda Luxardo, fotografa di moda brasiliana. Fin da bambino affascinato dal mondo dello spettacolo, con il quale entra in contatto grazie al lavoro dei suoi genitori. Dapprima rimane incantato dalla cura dei dettagli e dalle figure femminili, durante le ore trascorse nello studio della madre. Successivamente dà inizio alla sua carriera, grazie all’incoraggiamento da parte del padre, che si occupa della produzione dei suoi primi film, a partire da “L’uccello dalle piume di cristallo fino ad arrivare a Tenebre”.
Dal punto di vista dell’istruzione, fa un percorso particolare, in quanto abbandona gli studi prima di poter raggiungere la maturità classica. Decide di trasferirsi a Parigi, dove affronta lavori provvisori. Rientra in Italia nel 1957 e inizia la collaborazione con “L’Araldo dello Spettacolo”, occupandosi di cinema, teatro e musica. Questo contributo diventa l’occasione per avviare la sua carriera, sviluppando la fortissima passione cinefila. Influenzato da numerosi stili, diventa sempre più esperto e viene assunto dal “Paese Sera”, noto quotidiano romano, diventando critico cinematografico. Le sue recensioni vertono spesso sull’esaltazione del cinema di genere.
Con la creazione di una società di produzione, la S.E.D.A. Spettacoli, avvia il suo primo progetto cinematografico da regista. Realizza nel 1975 il film che gli ha dato maggiore successo in Italia: “Profondo rosso”, con colonna sonora dei Goblin. Dopo due anni debutta nell’horror con “Suspiria”, una fiaba gotica in chiave moderna. Il film rientra nella categoria dell’espressionismo cinematografico.
Una delle sue due figlie, Asia (pseudonimo di Aria Maria Vittoria Rossa Argento), ha seguito le orme paterne e, durante la brillante carriera, ha ottenuto diversi premi, tra i quali due David di Donatello per migliore attrice protagonista di “Perdiamoci di vista” (1994) e per “Compagna di viaggio” (1997) e un Nastro d’argento per “Incompresa” (2014).